Le reazioni
domenica 23 Febbraio, 2025
di Donatello Baldo
La notizia dell’aggressione alla poliziotta transgender ha superato i confini locali, e ieri era sulle cronache nazionali. La vicenda è quindi commentata ad alto livello anche dalla politica. Il Pd è in prima fila, con la deputa Laura Boldrini e l’eurodeputato Alessandro Zan che parlando di «vicenda gravissima».
«Un pestaggio brutale, animato solo dall’intolleranza e dall’odio», afferma Boldrini, che è anche presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. «Un odio reso ancora più inaccettabile — sottolinea — perché si accanisce su una persona per la sua identità e perché alimentato da chi continua a dipingere le persone Lgbtqia+ e le persone trans in particolare come un pericolo, portatrici di chissà quale male assoluto. Sono gli stessi che vogliono impedire le terapie necessarie alla salute delle giovani persone trans, che hanno applaudito alla bocciatura del Ddl Zan, che vanno a braccetto con Donald Trump che cancella le persone trans dalla storia degli Stati Uniti, dalla ricerca scientifica e le caccia dall’esercito». E conclude: «È in questo clima che maturano attacchi di questo genere che mettono a rischio, letteralmente, la vita delle persone».
E a proposito del Ddl Zan, è lo stesso proponente che ricorda la sua legge: «Avrebbe colpito azioni come questa, ponendo un’aggravante specifica per reati mossi da motivazioni legate all’omo-transfobia, oltre che all’abilismo». E sul caso trentino, come la collega Boldrini, parla di «violenza inaudita nei confronti di una poliziotta transgender». Per poi puntare il dito contro «il clima politico di odio»: «Clima — spiega — sdoganato dalle stesse istituzioni. Questi ultras di estrema destra si sentono in qualche modo legittimati da chi in America come in Europa mette nel mirino le persone transgender». Il riferimento è alla politica di Trump che da ultimo ha estromesso dalle competizioni sportive le persone transgender: «La stessa proposta — afferma Zan — è stata presentata da Fratelli d’Italia a livello europeo».
Anche la deputata dem trentina Sara Ferrari esprime la sua preoccupazione per quanto accaduto: «L’aggressione brutale subita da una poliziotta trans a Trento rappresenta un episodio di violenza che non possiamo derubricare come un caso isolato. Non si tratta di una semplice manifestazione di tifo violento, ma di un atto esplicitamente transfobico, che evidenzia come il clima di odio e discriminazione stia crescendo in maniera preoccupante». Esprime «la piena solidarietà alla vittima» e «condanna con fermezza questo attacco che mina la libertà e la sicurezza di chiunque non si conformi a rigidi schemi di genere». E aggiunge: «Negli ultimi mesi, il Trentino ha visto una preoccupante escalation di episodi omotransfobici. Questa situazione è inaccettabile e richiede un intervento immediato da parte delle istituzioni provinciali e nazionali. Non bastano più dichiarazioni di condanna generiche: servono misure concrete per prevenire e contrastare questa violenza discriminatoria. La responsabilità di questo clima d’odio — afferma — non può essere ignorata. Politiche reazionarie, discorsi d’odio e il disimpegno delle istituzioni alimentano una cultura che legittima la discriminazione. Dalla destra estrema in Europa e negli Stati Uniti alle scelte del governo italiano, si stanno smantellando diritti e percorsi di inclusione, rendendo più difficile la vita delle persone Lgbtqia+».
E torna a proporre una norma specifica per questi reati: «L’Italia, ad oggi, non dispone di una legge efficace contro l’omotransfobia. Il rigetto di proposte legislative in materia dimostra quanto sia ancora lunga la strada per garantire reale uguaglianza e sicurezza. Se gli aggressori della poliziotta trans venissero identificati e processati, non esisterebbe alcuna aggravante specifica per il movente transfobico dell’attacco. Questo vuoto normativo è inaccettabile e va colmato immediatamente».
La deputata dem mette nel mirino anche la politica locale: «La Giunta Fugatti ha già respinto iniziative di legge provinciali del Partito Democratico, mirate a prevenire i crimini d’odio e a monitorare il fenomeno. Ora si rivelano sempre più necessarie. Chi ha responsabilità di governo non può sottrarsi da questo dovere».
Val di Fassa
di Redazione
L'incidente lungo la pista Buffaure Panorama: sfondate le reti di protezioni è volato nelle acque gelide dopo un volo di circa quattro metri dal ponticello. Il soccorso piste lo ha trovato cosciente e in leggero stato di ipotermia
Centro storico
di Davide Orsato
Falcieri, il proprietario, incredulo: «Possibile che delle persone identificate e denunciate possano tornare subito dopo?»