Il progetto
domenica 23 Febbraio, 2025
di Giacomo Polli
Una nuova mensa gestita dai ragazzi con disabilità sarà presto accessibile alla comunità. È questo il progetto ideato e realizzato dall’associazione Dream, che all’interno della propria sede in via Caduti di Cefalonia sta ultimando gli ultimi dettagli per l’apertura ufficiale della struttura e avviare così le cene comunitarie. Lo spazio, che fino al 2020 offriva pasti agli anziani, era rimasto chiuso dopo il covid e inutilizzato per oltre cinque anni. Ora, completamente rinnovato, è pronto a riaprire con i ragazzi disabili come protagonisti nel servizio. «Da dicembre, grazie a diverse iniziative, abbiamo raccolto i fondi che ci hanno permesso di acquistare gli arredi della sala – ha spiegato la presidente dell’associazione Daniela Vassallo (nella foto sotto) – A partire dal 15 marzo l’arredamento sarà completato e potremmo quindi iniziare a cucinare per la comunità. L’obiettivo è quello di coinvolgere il territorio». Quello di Dream è – aggiunge – «il primo laboratorio in Trentino che offre avviamento alla cucina, sala e bar anche a persone con gravi disabilità». I ragazzi coinvolti – circa quindici – lavorano insieme da circa un anno e hanno già partecipato a diversi eventi offrendo il servizio di catering: «Parliamo di una vera e propria brigata itinerante. Abbiamo lavorato negli oratori, cucinando per circa 100 persone, nelle scuole, alle cresime, comunioni e ai matrimoni. Veniamo chiamati da tante persone vogliono i ragazzi presenti per una testimonianza, non siamo un’attività commerciale» afferma la presidente. Il lavoro viene inoltre affiancato da diversi volontari, tra cui cuochi professionisti o semplici amanti della cucina. Nel corso dell’ultimo anno l’associazione è riuscita a portare avanti le proprie intenzioni grazie al finanziamento di diverse aziende del territorio, le quali credono nel progetto e continuano a supportarlo. Le stesse, infatti, hanno donato anche mobili e macchinari, così da migliorare il servizio. Il Comunale, invece, ha messo a loro disposizione la sala. Ora, oltre ad aprire la mensa, tra le volontà future c’è anche quella di organizzare dei laboratori in modo continuativo, così da coinvolgere ulteriormente i ragazzi disabili in diverse attività in cucina sempre con l’obiettivo di promuovere l’inclusione lavorativa e sociale delle persone con difficoltà.
Con lo stesso obiettivo Dream ha preso parte al G7 dello scorso autunno, portando i ragazzi a cucinare e a conoscere la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli. «Anche i ragazzi con disabilità hanno diritto a vivere la loro vita e portare avanti determinati lavori – spiega Vassallo – La cucina aiuta a stare bene insieme, è una cura. Lo Stato pensa che tramite il supporto economico si risolva tutto, ma queste persone vanno anche seguite e conosciute. Se non li conosciamo, non li vediamo e proprio per questo vorremo che la comunità frequentasse questo posto». Nel frattempo, per sistemare gli ultimi dettagli in vista dell’imminente apertura, nella giornata di ieri (22 febbraio) l’associazione Lyion ha donato a Dream 1700 euro da investire nell’allestimento della cucina per rendere l’esperienza dei partecipanti ancora più professionale e in linea con le necessità moderne. Un progetto, quindi, frutto dell’impegno dei referenti dell’associazione – tra cui la presidente Daniela Vassallo e il marito (e cuoco) Tommaso Soccardo, oltre che a quello di Ivo Tamburini – che, dopo un anno di progettazione, sta per prendere definitivamente il via. Chiunque volesse contribuire al progetto – specificano – può farlo attraverso donazioni.
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