Valsugana

domenica 2 Marzo, 2025

L’azienda di Novaledo che ha scommesso sui balconi: «Così diamo lavoro a 40 persone»

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Maurizio Zentile di Z. Style: «Il nostro fatturato è arrivato a 6 milioni. Oltre cinquemila i progetti realizzati»

La produzione di parapetti rappresenta un mercato di nicchia: in Trentino esistono pochissimi attori in questo settore. A Novaledo opera Z.Style, azienda che produce parapetti per poggioli, balconi e recinzioni in alluminio, acciaio inox, ferro battuto. L’impresa è nata nel 2007 grazie all’intuizione di Maurizio Zentile, fondatore e amministratore che, dopo una ventennale esperienza nel settore, ha saputo in poco tempo trasformare una piccola realtà artigianale di soli tre collaboratori in una moderna e brillante realtà imprenditoriale, attualmente attiva in tutto il Trentino, Veneto e Lombardia.

Zentile, com’è nata l’azienda?
«Grazie alla mia precedente esperienza professionale ho studiato il sistema per trasformare i progetti in legno in alluminio; adesso costruiamo anche le ante oscuranti. Due anni fa è entrato in azienda mio figlio che si occupa della parte tecnica per lo sviluppo».

C’è, quindi, già un’idea di ricambio generazionale?
«Neanche per sogno! – sorride –: ho ancora tanta voglia di lavorare e quindi non intendo passare il testimone, ci penserò a ottant’anni».

La produzione è concentrata esclusivamente a Novaledo?
«Sì. La produzione si è realizzata finora a Novaledo. Quattro anni fa abbiamo dislocato un capannone a Scurelle per quanto riguarda il magazzino stoccaggio materiale e il parcheggio automezzi e da una decina di giorni abbiamo ampliato con un ulteriore spazio di 700 metri dove concentreremo la produzione delle ante oscuranti».

Che tipi di materiali utilizzate?
«Il 70% della produzione è concentrato sull’alluminio e per i parapetti c’è l’utilizzo di altri equipaggiamenti quali Hpl Trespa, materiale composto di legno per il 70% con una finitura laccata sopra, che oltre alla qualità permette progettualità diversificate e un brillante aspetto estetico. Altri materiali sono l’acciaio inox, il ferro battuto, e il vetro».

Punti di forza aziendali?
«Direi la nostra filiera interna strutturata che ci consente di seguire tutte le fasi, dallo sviluppo del progetto, alla produzione, fino alla posa certificata. Il processo produttivo punta all’ottimizzazione dei costi e alla qualità».

Qualche vostro numero significativo?
«Oggi vantiamo oltre 5.000 progetti realizzati, più di 2.000 parapetti per poggioli in alluminio installati. Abbiamo 32 dipendenti e 8 collaboratori a partita Iva».

Sul fronte sostenibilità?
«L’alluminio rappresenta il materiale ideale per diverse ragioni, fra cui essere riciclato al 100%».

C’è difficoltà a reperire risorse umane qualificate?
«Abbiamo le stesse criticità che stanno incontrando altre aziende; abbiamo bisogno di tecnici, di periti, di geometri e di un ingegnere. Nonostante ciò, puntiamo a trovare risorse umane in Valsugana, per una positiva ricaduta territoriale».

La vostra azienda sta risentendo della crisi per gli scenari internazionali?
«Tutto sommato no: negli ultimi due anni abbiamo mantenuto la tendenza di sei milioni di fatturato all’anno e nel 2025 siamo già in crescita».