In tribunale
lunedì 3 Marzo, 2025
Omicidio di Riva, la Pm chiede il carcere per Rozza. Ma il legale: «Sia affidata a una struttura di cura»
di Redazione
Intanto, sarà disposta l’autopsia sul corpo di Maria Skvor, 91 anni
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È iniziata questa mattina, nel tribunale di Rovereto, l’udienza di convalida per l’arresto di Francesca Rozza, accusata di aver ucciso nella casa di Riva del Garda la madre 91enne Maria Skvor, con cui conviveva da sette anni.
La Pm Viviana Del Tedesco ha chiesto la convalida della misura cautelare in carcere mentre il legale della 61enne, Nicola Canestrini, ha sottolineato lo stato psicofisico instabile della sua assistita (ribadito più volte in questi giorni) ed ha chiesto che sia inerita in una struttura di cura.
Francesca Rozza, infatti, questa mattina non era presente in aula poiché ricoverata (dal primo marzo) al reparto specializzato del Santa Chiara. Secondo il legale, Rozza avrebbe tentato di togliersi la vita.
Dall’aula è trapelato che sarà disposta l’autopsia sul corpo dell’anziana vittima.
La tragedia
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L'avvocato Canestrini: «Ha vegliato per un giorno il corpo della madre e ha tentato di togliersi la vita, è affranta per non esserci riuscita. Sa di aver compiuto un gesto estremo ma non cerca attenuanti. Prima di giudicare, è essenziale capire la sofferenza, il peso insopportabile di un’assistenza»
L'approfondimento
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Lo psicologo: «Il familiare malato può diventare un peso per chi se ne occupa. Questi può accusare anche deterioramento psicologico e conflitto emotivo. La comunità, assieme ai servizi, devono farsene carico»