il censimento
sabato 8 Marzo, 2025
Cinque investiti e cinque avvelenati: dieci lupi morti in Trentino solo nel mese di febbraio
di Patrizia Rapposelli
La Provincia fa il punto sui grandi carnivori, Ispra sì all'abbattimento da 3 a 5 esemplari all'anno

Nel solo mese di febbraio sono morti dieci lupi in Trentino: cinque sono stati investiti e cinque verosimilmente avvelenati. Fa il punto della situazione una nota della Provincia di Trento. Che tra le altre cose conferma la presenza di un nucleo di sciacalli dorati nell’Alto Garda. Ma c’è anche una novità: da ieri il lupo è meno protetto. Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, con il consenso del ministero dell’Ambiente, ha stilato un protocollo che permetterebbe, in Trentino, l’abbattimento da 3 a 5 esemplari all’anno.
Vicini alle abitazioni
Si torna a parlare nuovamente di lupi e della loro presenza sul territorio. Nei mesi invernali, sono molte le segnalazioni di piste su neve e altri indici di presenza tra resti di predazioni, ululati e avvistamenti. Il primo febbraio un lupo solitario ha ferito un cane a Canal S. Bovo. Il 2, 7 e 15 febbraio sono stati predati tre ovini a Sella Giudicarie e in Val di Ledro, il 26 un asino a Castelnuovo. Di recente a Vo’ Sinistro, nel comune di Avio, un cane è stato attaccato da tre lupi. Un episodio che ha preoccupato molto i cittadini e ha riportato in primo piano la presenza del lupo nelle aree antropizzate.
Aumentano le carcasse
Nel mese di febbraio sono state rinvenute diverse carcasse di lupo: dieci a febbraio, mentre a gennaio solo quattro. Si ricorda l’episodio eclatante dei quattro lupi trovati morti a nord di Barco di Levico. Le carcasse degli animali si trovavano vicino alla pista ciclabile della zona. Sono in corso le indagine, ma si presuppone si sia trattato di un caso di avvelenamento. L’ultima carcassa, invece, è stata rinvenuta di recente, il 28 febbraio nelle campagne di Nomi. L’esemplare è stato consegnato all’Istituto Zooprofilattico per indagare le cause di morte. E, poi, in Trentino, ci sono stati dieci investimenti stradali , cinque lupi sono morti a causa dell’impatto. Il primo del mese a Predazzo, ma il carnivoro era fuggito, il 4 a Imer (morto), il 16 a Monclassico (morto), il 18 tra Civezzano e Fornace (fuggito), il 21 e il 23 a Pieve di Bono Prezzo (entrambi morti), il 23 a Predazzo (morto). Tra il 20 e il 23 febbraio tra Spiazzo e Passo Daone è stato più volte avvistato un lupo privo dell’arto posteriore destro.
Sciacallo dorato
Lo sciacallo dorato è diventata una presenza stanziale anche in Trentino, con tre gruppi familiari riconosciuti e altrettanti che si suppone possano insistere sullo stesso territorio. Ed è stata confermata la presenza del nuovo nucleo riproduttivo a Pietramurata, Dro nell’Alto Garda.
Il lupo è meno protetto
Ispra, ieri, ha stilato un documento tecnico che disciplina l’abbattimento dei lupi, stabilendo l’abbattimento da 3 a 5 esemplari all’anno. Un’ultima azione in caso di esemplari pericolosi: prima di procedere, però, è necessario mettere in atto diverse azioni, dalla rimozione della fonte di attrazione del lupo alle forme di di dissuasione. Sta di fatto che rappresenta un passo avanti nella gestione della presenza del lupo.
Orsi
Secondo la nota provinciale la maggior parte degli orsi sono in ibernazione. Gli indici di presenza relativi alla specie sono calati ulteriormente rispetto al mese precedente. Il 17 febbraio è stato avvistato un giovane orso a Lagolo; il 19 e il 25 sono stati rinvenuti escrementi, nei boschi sopra Stenico e nei frutteti di Sporminore. Il 25 febbraio un esemplare di orso è stato fototrappolato in bassa Val del Chiese. Nel corso del mese di marzo la maggior parte degli orsi riprenderà gradualmente l’attività. Al contrario, le femmine che hanno partorito, abbandoneranno il sito di svernamento molto più tardi rispetto agli altri esemplari.