Il caso
lunedì 10 Marzo, 2025
Treviso, mamma insulta arbitra durante una partita di basket l’8 marzo: «Vai a fare la prostituta»
di Redazione
Netta condanna del governatore Zaia: «Solidarietà alla giovane e mi auguro il daspo per la colpevole degli insulti»

Insulti sessisti da parte di una donna, mamma di un giocatore di basket, rivolti contro una giovane arbitra in Veneto. La notizia è stata riportata dal Gazzettino e subito ripresa dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha immediatamente condannato il gesto: «Se un giovane arbitro donna viene fatta segno di insulti sessisti da parte di un’altra donna, significa che dobbiamo prendere atto con sconcerto che ci sono situazioni nelle quali non esiste più nemmeno la vergogna – dice Zaia – Si vergogni invece chi ha proferito quelle offese e sia orgogliosa di sé stessa la giovane arbitra alla quale va tutta la mia solidarietà. Quanto alla colpevole degli insulti, per lei mi auguro il Daspo».
Il brutto episodio è accaduto in un palazzetto a Motta di Livenza (Treviso) dove una spettatrice ha rivolto pesanti insulti sessisti all’arbitra, una ragazza di 18 anni, nel corso dell’incontro di basket tra il Motta e il Feltre. «Episodi di questo genere – aggiunge Zaia – fanno parte di quell’ambito della vita quotidiana nel quale ancora non si è riusciti a eradicare l’aggressività, la violenza, verbale o fisica. Il peggio del peggio è accaduto a Motta, dove insulti sessisti sono stati rivolti ad una donna a un’altra donna. Forza Alice – conclude Zaia – hai dimostrato carattere e resilienza. Continua a coltivare la tua passione con orgoglio e con l’augurio di vederti fischiare su campi di categorie superiori».
Un mese fa a Rimini c’è stato un episodio incredibilmente simile a quello di Motta. In un incontro del campionato femminile Under 19 tra Happy Basket Rimini e Nuova Virtus Cesena, una spettatrice dagli spalti ha rivolto insulti razzisti a un’atleta di origine africana, urlandole contro: «Ma non ti vergogni? Sei una scimmia». La giocatrice ha abbandonato momentaneamente il campo per affrontare la donna sugli spalti, come documentato da un video online pubblicato dalla stampa locale.