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domenica 16 Marzo, 2025
Cos’è una comunità energetica, quanto si risparmia, i vincoli e le tariffe: ecco la guida
di Redazione
Tutto ciò che c'è da sapere: le informazioni fornite dal Gestore dei servizi energetici (Gse)

Che cos’è una comunità energetica, chi può farne parte e quali sono i benefici. Ecco una breve guida – nel format domanda&risposta – basata sulle informazioni fornite dal Gestore dei servizi energetici (Gse).
Che cos’è appunto una comunità energetica rinnovabile (Cer)?
È un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, autorità locali e altri enti che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti di uno o più soggetti associati alla comunità. L’energia può essere condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di uno stesso perimetro geografico, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia.
Qual è l’obiettivo di una Cer?
Fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri soci.
Come si costituisce?
È necessario costituire legalmente la Cer, sotto forma di associazione, ente del terzo settore, cooperativa, cooperativa benefit, consorzio, organizzazione senza scopo di lucro. Ogni Cer è caratterizzata da un atto costitutivo e uno statuto.
Le grandi imprese possono farne parte?
No.
Chi può farne parte?
È possibile partecipare in qualità di: a) produttore di energia, cioè il soggetto che realizza un impianto; b) autoconsumatore di energia, cioè il soggetto che possiede un impianto per soddisfare i propri consumi e condividere l’energia in eccesso con il resto della comunità; c) consumatore di energia, cioè il soggetto che non possiede alcun impianto, ma che ha una propria utenza elettrica, i cui consumi possono essere in parte coperti dall’energia prodotta dagli altri membri della Cer.
Chi aderisce ha dei vincoli sulla fornitura di energia elettrica?
Tutti i partecipanti mantengono i loro diritti di clienti finali, compreso quello della scelta del fornitore di energia e hanno la facoltà di uscire dalla comunità quando lo desiderano.
Esiste un vincolo sulla posizione geografica dei produttori e dei consumatori?
Sì, tutti i consumatori e i produttori devono essere ubicati nell’area geografica i cui punti di connessione alla rete elettrica nazionale (Pod) sono sottesi alla stessa cabina elettrica primaria.
Quali sono gli incentivi statali previsti per le Cer?
Sono previsti incentivi sull’energia autoconsumata sotto due diverse forme. C’è una tariffa incentivante sull’energia prodotta e autoconsumata virtualmente dai membri della Cer, riconosciuta dal Gse per un periodo di 20 anni: la tariffa è compresa tra 60 euro a megawattora e 120 euro a megawattora, in funzione della taglia dell’impianto e del valore di mercato dell’energia. Per gli impianti fotovoltaici è prevista una ulteriore maggiorazione fino a 10 euro a megawattora in funzione della localizzazione geografica. L’altra forma di incentivo è un corrispettivo di valorizzazione per l’energia autoconsumata, definito dall’Arera, che vale circa 8 euro a megawattora.
Qual è il risparmio per una famiglia di 3-4 persone con un consumo annuo di 2.700 chilowattora?
Secondo le simulazioni del Gse, su una superficie disponibile di 30 metri quadrati, i benefici ammontano fino a 600 euro all’anno tra risparmio sulla bolletta, ricavi da energia e vantaggi fiscali.
Cos’è invece un gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile?
È un insieme di almeno due autoconsumatori che si associano per condividere l’energia elettrica prodotta dall’impianto e che si trovano nello stesso edificio (ad esempio un condominio). In Trentino ci sono 13 gruppi di autoconsumatori.
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