la storia

mercoledì 26 Marzo, 2025

Madonna di Campiglio, convincono un turista a fare due bonifici da più di 25.000 euro: truffa sventata e somma recuperata

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Resta valido l'avvertimento: diffidare da sedicenti operatori bancari

La scorsa settimana i Carabinieri della Stazione di Madonna di Campiglio hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento, per truffa aggravata ai danni di un imprenditore ligure, due ragazzi, fra i venti e i trent’anni, non del posto.
Tutto ha avuto inizio venerdì scorso, quando l’imprenditore si trovava in vacanza a Madonna di Campiglio per trascorrere alcuni giorni sulla neve. Il turista, dopo aver ricevuto sul proprio cellulare un messaggio che lo informava dell’esistenza di un bonifico di cospicuo valore in procinto di essere inviato dal proprio conto corrente ad un conto estero e che lo invitava quindi a chiamare un numero di telefono per bloccare tale transazione, si è fatto convincere dal suo interlocutore telefonico, presentatosi falsamente come un operatore di banca, ad eseguire una serie di operazioni attraverso il proprio telefono cellulare.

Al termine di tali operazioni, il falso operatore bancario riusciva a ingannare l’imprenditore, facendogli effettuare inconsapevolmente due bonifici bancari istantanei, per un valore di oltre 25.000 euro, a beneficio di due conti correnti accesi su una banca virtuale. Immediatamente dopo l’amara scoperta, la vittima si recava presso i Carabinieri della Stazione di Madonna di Campiglio per denunciare quanto successo ed è stato a quel punto che i militari, senza perdere nemmeno un secondo, decidevano di eseguire di iniziativa un sequestro preventivo dei conti correnti sui quali erano stati effettuati i due bonifici istantanei, nella speranza di recuperare almeno parte della somma. In realtà, grazie a tale sequestro i Carabinieri riuscivano a bloccare i due conti correnti prima che gli stessi potessero essere svuotati dai due malfattori, recuperando quindi l’intera somma versata dall’imprenditore ligure, la quale verrà restituita al legittimo proprietario.

A margine di tale vicenda, conclusasi per fortuna con un lieto fine, appare utile ricordare a tutti di diffidare di eventuali messaggi, pervenuti presso le proprie utenze telefoniche da parte di sedicenti operatori di Istituti di credito, in cui si chiede di ricontattare un determinato numero poiché le banche non inviano mai tale genere di messaggi e comunque non chiedono mai di ricontattare altri numeri di telefono per avere assistenza; al limite, in caso di operazioni sospette, si chiederà ai clienti di recarsi personalmente presso l’Istituto di credito per verificare la legittimità dell’operazione. Parimenti bisogna sempre evitare di fidarsi di falsi operatori che chiedono di fornire numeri di conto corrente e password per telefono poiché questo non è consentito. Infine, in caso di dubbio, prima di fare qualsiasi operazione, è sempre bene fare il 112 o recarsi il prima possibile presso una Stazione Carabinieri per spiegare l’accaduto e ricevere assistenza.