Economia
giovedì 27 Marzo, 2025
Povertà in crescita, 54 mila trentini ricevono l’assegno unico
di Patrizia Rapposelli
Approvate le nuove regole, sì agli aiuti alle donne vittime di violenza

In Trentino sono 54mila le persone che ricevono l’assegno unico provinciale, in quanto sotto la soglia di povertà: per loro la Provincia stanzia 90 milioni di euro.
Lo sia apprende dal Consiglio delle autonomie locali che mercoledì hanno dato il via libera alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale in merito all’approvazione della disciplina di attuazione dell’assegno unico provinciale per il periodo primo luglio 2025 – 30 giugno 2026. La delibera conferma, per il periodo di riferimento, la regola della non cumulabilità tra la quota finalizzata a garantire il raggiungimento di un livello di condizione economica sufficiente al soddisfacimento ai bisogni generali della vita e le misure nazionali di contrasto alla povertà con le stesse finalità, quali l’assegno di inclusione. Tra le altre cose è stato previsto l’aggiornamento delle dichiarazioni Icef per i casi di donne vittime di violenza il cui stato di vittima sia stato verificato dai servizi sociali. La riforma dell’assegno unico è una materia complessa, la Provincia sta lavorando al fine di semplificarla e renderla comprensibile a tutti i cittadini che ne hanno bisogno.
Bonus sociale idrico
In Trentino continua a non esserci il bonus sociale idrico, una sorta di aiuto per pagare le bollette dell’acqua. Secondo quanto è stato approvato, la misura viene considerata assorbita dall’assegno unico provinciale. In sostanza il bonus sociale idrico serve a garantire l’accesso gratuito al consumo idrico minimo delle famiglie con Isee inferiore a una determinata soglia. La misura non è immediatamente attuabile dai gestori del servizio idrico trentini, che applicano il sistema tariffario definito dalla Provincia. Ma di fatto la riforma dell’assegno unico è una materia complessa che va semplificata per renderla comprensibile a tutti i cittadini.
Imis e Egato
In vista dell’audizione presso la Commissione del Consiglio provinciale di Trento, iI Cal ha preso in esame il disegno di legge relativo all’imposta immobiliare semplice. È stato ripercorso l’iter del disegno di legge che è già stato esaminato dal Consiglio in sede di preadozione da parte della Giunta provinciale. In quella sede, il Cal aveva condiviso l’impianto del provvedimento, che valorizza il coinvolgimento dei Comuni e dei Consigli comunali nella fase di redazione dello statuto di Egato per la gestione dei rifiuti, e apporta ulteriori chiarimenti ad aspetti emersi nell’iter di adesione alla convenzione costitutiva. Ma secondo il Cal restano da delineare alcuni aspetti. Tra i quali quello relativo alla disciplina del cumulo delle indennità per i componenti del Consiglio di amministrazione di Egato che siano anche amministratori locali. La posizione del Cal è chiara: pur essendo doveroso un senso di sobrietà nella definizione delle indennità per gli incarichi pubblici, esse vanno parametrate all’effettivo impegno profuso.