Via Maffei

domenica 6 Aprile, 2025

Maxi rissa in centro, ora si cercano i responsabili

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Nel mirino la sala scommesse che si difende: «Non sono nostri clienti»

Si ricorrerà all’occhio delle telecamere e allo sguardo, attento, di quelli degli investigatori, per individuare i partecipanti alla rissa scoppiata venerdì, poco dopo le 21, in via Maffei, pieno centro di Trento. A 24 ore di distanza, non c’è ancora nessuna denuncia. E la ragazza finita a terra, apparentemente esanime, è stato non solo curata in ospedale, ma anche dimessa nel giro di qualche ora. Le forze dell’ordine intervenute (carabinieri della compagnia di Trento e volanti della questura) hanno ridimensionato l’accaduto, che appare avere dimensioni ben lontane dalla «maxirissa» avvenuta a fine dicembre 2023. Allora ci furono quindici fermati, immediatamente dopo i fatti. Diverse dimensioni (e conseguenze) ma la gravità del fatto rimane.

Anche perché, prima dell’episodio di venerdì sera, immortalato da un video girato dal balcone di un edificio che si affaccia sulla strada (e che ha viaggiato rapidamente di telefonino in telefonino) ce n’erano stati molti altri. Tutti nella stessa area, quella via un po’ nascosta dove si trova un punto scommesse. Che, negli ultimi giorni, è stato spesso tirato in ballo, anche da alcuni residenti come «causa» di quanto sta accadendo. Un’accusa che i gestori rimandano al mittente: «Siamo noi i primi a essere danneggiati — spiegano — queste persone non sono nostri clienti, al massimo hanno usato alcuni dei nostri servizi. Stiamo facendo di tutto: abbiamo chiuso il bagno, per evitare che lo usino come luogo di spaccio e consumo, abbiamo spento i distributori automatici. La verità è che stazionano fuori e fanno quello che vogliono, nell’impunità più totale».

Nel breve video girato venerdì sera, si vede un fuggi fuggi generale e una persona, quella soccorsa, a terra. A quel punto è il panico: i presenti spariscono in diverse direzioni. Secondo testimoni oculari si sarebbe trattato di due gruppi contrapposti, anche per nazionalità: uno composto prevalentemente da cittadini marocchini, l’altro da cittadini tunisini. L’ipotesi, ancora una volta, è quella di rivalità dovuta alla concorrenza nello spaccio di stupefacenti.

Quel che è certo è che il dissidio è scoppiato già nel primo pomeriggio di venerdì con urla e schiamazzi segnalati dai residenti. Che, già nelle scorse settimane, avevano avviato una raccolta firme per chiedere maggiore sicurezza nell’area. Poi, verso sera, la situazione è degenerata del tutto.