domenica 6 Aprile, 2025

L’amore si cerca (anche) dal vivo e senza social: in sessanta faccia a faccia allo Speed Date

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Un bar di Trento ha riproposto il format. I partecipanti: «Così è meglio, vediamo subito in faccia le persone»

La tecnologia e l’innovazione non potranno mai togliere all’uomo la qualità che lo distingue dalle macchine, e cioè quella di provare emozioni ed empatia verso il prossimo. È vero, i social ci hanno permesso di conoscere un maggior numero di persone con un solo click; hanno inventato persino delle applicazioni con le quali si può «scegliere» il compagno o la compagna ideale per una serata perfetta a lume di candela, selezionando quella persona tramite freddi algoritmi. D’accordo, ma quanto è bello conoscere una persona per la prima volta guardandosi negli occhi, riscoprendo il piacere di una conversazione faccia a faccia, con sorrisi e, perché no, anche qualche momento d’imbarazzo.

 

Eventi del genere esistono: e così al bar Martin di via Suffragio è andato in scena lo speed date. A dire di più su questo nuovo incontro è stato uno degli organizzatori, il ventiquattrenne Giulio Maria Menniti: «Abbiamo creato questo progetto partendo dal concetto di portare fuori le persone dal telefono. Se devo essere sincero, il progetto è partito proprio da questo concetto, dal fare il famoso “swipe up, swipe down”, che si trova proprio sulle applicazioni d’incontri online. Siamo partiti da lì, ma facendo una piccola riflessione. Ma perché una conoscenza deve essere basata esclusivamente sull’estetica? Ecco, questo non ci piace. Io e gli organizzatori ci siamo guardati e abbiamo detto, “facciamole conoscere queste persone, dal vivo, mettiamole in contatto veramente, come facevano i nostri genitori”».

 

Menniti ha poi spiegato come si è sviluppato lo Speed Date: «All’incontro si sono presentate circa una sessantina di persone, tutte di diversa età. Anzi, per l’esattezza dalle 18.30 alle 20 l’incontro era riservato per chi aveva tra i 25 e 36 anni. Il turno successivo si è svolto dalle 20 fino alle 21.30, per coloro che hanno più di 45 anni, mentre abbiamo deciso di dividere in due turni, dalle 21.30 alle 22.50 e dalle 23 fino a chiusura del bar per chi aveva tra i 37 e i 44 anni. Ogni dieci minuti le coppie cambieranno, in modo che durante la serata tutti potranno conoscersi e chi vorrà potrà approfondire la conoscenza altrove» spiega Manniti, che ha poi rivelato un dato curioso: «È stato interessante il fatto che tra le sessanta prenotazioni ricevute, abbiamo avuto un numero pressoché pari di uomini e donne. Tutto sommato non ci sono delle grosse disparità, ed è interessante anche il fatto che abbiamo avuto più richieste da parte di chi si aggira intorno ai 40 anni».

Tra i tanti presenti in cerca di amicizia, amore o magari solo un incontro piccante, c’è chi dello Speed Date può definirsi quasi una sorta di veterano: «Ho partecipato a diversi incontri come questo in città. Credo che sia un’iniziativa stupenda questa, ringrazio gli organizzatori per darci la possibilità di conoscere nuove persone» spiega Thomas, ragazzo di 34 anni della Val di Non. «Spero sia un evento che prenda piede in futuro perché è davvero una bella realtà e permette di fare conoscenze nuove, garantendo una nuova comunicazione tra il mondo femminile e quello maschile. Credo che un incontro reale dia molto di più rispetto ad essere dietro uno schermo». Thomas non ha poi nascosto le sue intenzioni: «Io sono alla ricerca di conoscenze nuove, poi sai, si vedrà, non ho nessun goal specifico. È sempre bello conoscere nuove persone, anche per fare nuove amicizie».

 

Se c’è chi come Thomas, che ha già fatto esperienze all’interno d’incontri di questo tipo, c’è chi invece come la ventinovenne Elena che, per la prima volta, si affaccia a questo tipo di realtà: «Sono qui per cercare nuove amicizie, ma non escluderei anche storie d’amore o nuovi compagni, nuove persone con cui uscire. È la prima volta che lo faccio e sono contenta di essere venuta qui» spiega. «Vengo dal Piemonte, sono a Trento da 4 anni e in questo periodo ho avuto già delle avventure, ma non ho mai fatto esperienze di questo tipo. Secondo me è sempre meglio dal vivo perché si vede la persona, l’aspetto, la faccia, il corpo, e poi si entra subito in contatto con l’altro. Poi sai, si capisce subito anche se c’è un po’ più di chimica, di feeling». In un mondo fatto di messaggi in chat, like sui social e sbirciatine alle foto profilo, incontrare persone mai viste prima in un bar, come una volta, magari con due bei gin tonic con ghiaccio sul tavolino, è davvero un toccasana per chi vive in una società così tanto sconnessa dal mondo reale.