il lutto

martedì 8 Aprile, 2025

L’ultimo commosso addio a Rosanna Lai, i piccoli studenti: «Maestra, eri dolce come un cioccolatino»

di

Ieri il funerale nella Pieve di San Giovanni. I bambini della quinta classe di Canazei hanno posato una rosa bianca sul feretro

«Ora sei una stella che illumina la strada a tutti noi, piccoli studenti». E ancora. «Maestra Rosanna, eri dolce come un cioccolatino, ti ricorderemo per sempre».
Semplici pensieri delle alunne e alunni della classe quinta che hanno voluto portare ciascuno una rosa bianca sulla bara di legno chiaro della loro maestra. Per tutti i presenti, ed erano tanti, la sensazione palpabile di un grande vuoto inutilmente colmati da tanti perché. Perché una persona in piena vitalità ha lasciato all’improvviso e troppo presto un marito, i figli, i famigliari, gli amici e gli alunni? Lo ha fatto in silenzio, quasi per non disturbare, senza il tempo di un saluto. A don Andrea Malfatti, parroco di San Giovanni il difficile compito di trovare le parole giuste per confortare grandi e piccoli. Le Sacre Scritture hanno rievocato antichi e mai risolte domande. «Perché il crollo improvviso della torre di Siloe (Luca 13,4) ha ucciso 18 persone? La morte è ineluttabile – ha detto don Andrea – essa fa parte della vita. Alla fragilità umana Dio risponde con il passaggio dal materiale all’immateriale, dal limite all’eternità». All’uomo di ogni tempo, però, non è facile coniugare il tempo presente con l’orizzonte eterno, specialmente per tanti giovanissimi che hanno fatto esperienza del lutto in una luminosa giornata di primavera.
La Pieve di San Giovanni non è riuscita a contenere il gran numero di persone che hanno voluto partecipare al funerale. Presenti i famigliari, in prima fila il marito Paolo Detomas con un figlio, parenti, amici e tanti colleghi della Scuola ladina con cui Rosanna ha condiviso l’impegno educante. Unanime il dolore della comunità fassana per la scomparsa di una giovane donna, una presenza affabile e costruttiva. Rosanna Lai, 46 anni, era originaria della Sardegna ma era inserita pienamente nella comunità fassana. Alla lingua sarda aveva accostato la parlata ladina con il conseguimento del patentino. Nel tempo aveva intessuto una fitta rete di rapporti sociali. Da docente aveva svolto il ruolo di maestra in vari plessi. Ultimamente insegnava nella quinta classe della scuola primaria di Canazei dove era ben voluta per l’impegno, la passione e il sorriso che portava a scuola. «Lavorava con impegno – ricorda il dirigente Federico Corradini- e fino a pochi giorni fa era attiva come sempre nella scuola». Mercoledì 2 aprile, all’ospedale di Cavalese la sua vita si è fermata lasciando attoniti le persone che l’avevano conosciuta. Rammarico per i genitori degli studenti, addolorati come per la scomparsa di un famigliare.
Numerosi i messaggi di affetto e cordoglio apparsi sui social. «Sei stata una brava mamma e una valida insegnante. Hai cresciuto due bellissimi bambini. Ti ringraziamo dal cuore per questi doni». Un genitore ha scritto: «Fai buon viaggio Rosanna, l’amore che hai dato ai nostri ragazzi rimarrà nei loro cuori».