il report
venerdì 11 Aprile, 2025
Demografia, nel 2053 i residenti del Trentino cresceranno del 6,3%. Ma saranno più vecchi: un terzo dei cittadini sarà over 64
di Simone Casciano
È questa l'analisi dell'Istituto provinciale di statistica

Più residenti, ma anche molti più anziani. È questa la previsione di Ispat, Istituto di statistica della Provincia di Trento, sulla popolazione del Trentino proiettata 30 anni in avanti: nel 2053. «Le previsioni sul futuro demografico del Trentino, aggiornate al 1° gennaio 2023, vedono una lenta crescita della popolazione – scrive l’Istituto – Che dovrebbe raggiungere il massimo di circa 578.000 residenti nel 2049, dopo il quale la popolazione dovrebbe ridursi fino a stabilizzarsi poco sopra la soglia di 560.000 abitanti verso il 2080».
Ispat poi avverte però che il progressivo invecchiamento della popolazione avrà un effetto sulla struttura per età: nel 2053 quasi un terzo dei residenti avrà più di 64 anni; per ogni 10 individui in età lavorativa (15-64 anni) ci saranno più di 8 persone in età non lavorativa (0-14 anni e 65 anni e più). Le proiezioni realizzate da Ispat sulle classi di età mostrano infatti delle «anfore» dalla pancia sempre più alta. Se prima infatti a essere predominanti erano le classi di età relativamente più giovani, nel 2008 dai 35 ai 44 anni, ora sono quelle tra i 50 e i 59 anni e nel 2038, secondo le proiezioni dell’Istituto, saranno addirittura quelle tra i 65 e i 74 anni. Tutto questo ovviamente avrà un effetto anche sulla popolazione in età lavorativa, quella tra i 15 e i 64 anni.
«Le persone in età lavorativa nel 2023 erano circa 343.500 – scrive Ispat – Secondo le previsioni dovrebbero aumentare fino a circa 345.600 nel 2025 per poi iniziare un lungo periodo di discesa fino al 2045, quando si stabilizzerebbero attorno alle 316.000 unità». Insomma, nel corso di vent’anni si perderebbero circa 29.000 unità in età lavorativa. Il confronto con altri territori racconta come il dato, sicuramente non positivo del Trentino, rimane comunque migliore rispetto a buona parte del resto d’Italia. Il tasso di crescita della popolazione residente in Trentino è stimato al 4,47% tra il 2023 e il 2038 e dell’1,76% dal 20238 al 20253. Nello stesso periodo fa meglio l’Alto Adige (6,05% e 2,13%) mentre il Nord est tiene fino al 2038 (+1,15%) ma inizia a calare nei 15 anni successivi (-1,75%). Peggio ancora il dato dell’Italia nella sua totalità che fa registrare un -2,76% nelle proiezioni fino al 2038, e addirittura un -5,98% in quelle al 2053. Ispat poi analizza anche la natalità.
«Nello scenario considerato più attendibile, quello mediano, il tasso di natalità in Trentino dovrebbe passare da 7,0 nati per mille abitanti nel 2023 a 8,8 per mille nel 2038, per poi scendere a 7,9 per mille nel 2053 (dopo una punta di 9,0 per mille nel 2042), con un tasso di fecondità totale pari a 1,28 figli per donna in età fertile nel 2023 e un valore stimato di 1,58 nel 2038 e di 1,69 nel 2053. Secondo le stime Istat, il numero dei nati in Trentino dovrebbe passare da 3.789 nel 2023 a 4.973 nel 2038 (+31,4%) e a 4.566 nel 2053 (+20,6%)».
Per quello che riguarda i territori la proiezione al 2043 stima in crescita importante la popolazione nella Rotaliana, Valle dell’Adige, Valle dei Laghi, Alta Valsugana, Vallagarina e Alto Garda. Prevista una crescita lieve in Val di Non, Val di Fiemme e Valsugana e Tesino. Un calo moderato in Val di Fassa, Val di Sole, Val di Cembra e Giudicarie, mentre il calo più importante è previsto in Primiero.