Urbanistica

sabato 12 Aprile, 2025

Riva, la Provincia approva al fotofinish la variante che include l’ex Cattoi. Santi: «Bene». Protesta del Pd: «L’Aula chiese tempo»

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L’ok definitivo ha scatenato una tempesta di reazioni soprattutto attorno all’area toccata dall’indagine «Romeo»

La Variante 13 Bis è stata approvata, definitivamente, con alcune modifiche e prescrizioni. L’ok definitivo della Provincia è arrivato durante l’ultima giunta provinciale disponibile prima della scadenza (di lunedì prossimo 14 aprile ndr) dell’accordo urbanistico inserito in variante e riguardante la definizione in parte edificatoria e in parte a verde pubblico dell’area ex Cattoi siglata tra l’amministrazione e i proprietari, ossia la società VR 101214 che fino allo scoppio dell’indagine «Romeo» vedeva presidente e consigliere l’imprenditore altoatesino Heinz Peter Hager e l’arcense Paolo Signoretti (ad oggi indagati). Dopo quel fatidico 3 dicembre la governance è mutata con amministratore unico Ronfer Erhard.

L’approvazione all’ultimo
Ieri Piazza Dante ha quindi approvato in via definitiva il documento di programmazione urbanistica più dibattuto degli ultimi mesi soprattutto per le sue interconnessioni con l’indagine ancora in corso per la quale sono indagati oltre a Signoretti e Hager, la sindaca Cristina Santi, l’ex assessore Mauro Malfer (dimessosi proprio a seguito dell’indagine ndr), l’ex sindaco di Dro Vittorio Fravezzi, il dirigente dell’area tecnica della comunità di Valle Gianfranco Zolin oltre ad un numero consistente di indagati per un totale di 77 persone tra politici e professionisti. «Dopo approfondita verifica da parte dei competenti servizi provinciali – si legge in una nota della Provincia -, la giunta provinciale di Trento, su proposta dell’assessore all’urbanistica, energia e trasporti, ha approvato con alcune modifiche e prescrizioni, la Variante 13 bis al Piano regolatore generale (Prg) del Comune di Riva del Garda».

I contenuti del provvedimento, stando a quanto comunicato ufficialmente sulla nota si riferiscono all’adeguamento del piano esistente alle richieste provinciali, alla ridefinizione dei vincoli preordinati all’espropriazione, all’aggiornamento dei piani attuativi, alla ripianificazione di alcuni ambiti ricadenti nella fascia lago, ad alcune previsioni relative alle aree Hub Baltera, San Cassiano e parcheggi di via Brione, e ad altre modifiche e previsioni. L’approvazione della variante da parte della Giunta Provinciale conclude il procedimento di pianificazione che ha avuto inizio con la deliberazione commissariale di adozione preliminare del 9 novembre 2023, a cui ha fatto seguito l’adozione definitiva da parte del commissario ad acta, avvenuta il 19 giugno 2024.

Le reazioni in città
Tra le prime persone ad essere state informate dell’approvazione della variante la sindaca Cristina Santi: «Apprendo che la variante è stata approvata – annuncia -. Non posso entrare nel merito della questione per la vicenda giudiziaria che mio malgrado mi vede coinvolta, ma posso esprimere soddisfazione perché evidentemente l’iter seguito è corretto, e nonostante tutto, anche la sofferenza che mi ha procurato, posso chiudere il mandato da sindaco con la parola fine sull’area più contestata ma anche più bella della città, per il resto sarà la magistratura a fare il suo corso, da parte mia massima fiducia».

Diametralmente opposta la posizione del candidato sindaco Alessio Zanoni: «Qui va capito il modo di agire di questa Provincia. Nel 2020 con la Variante 13 che prevedeva l’ex Cattoi a verde pubblico, decisione emersa attraverso un percorso partecipativo, ma che non fu votata in consiglio per mancanza del numero legale, Fugatti non nominò celermente un commissario e aveva 10 mesi di tempo per farlo. Oggi, invece, si accelera votandola proprio nella giunta precedente la scadenza dell’accordo urbanistico sull’ex Cattoi, nonostante il consiglio comunale di Riva si sia espresso chiedendo la sospensione e nonostante altre varianti di altri comuni che non sono coinvolti da indagini restano in attesa per il troppo lavoro degli uffici».

Parla per la prima volta dopo l’indagine anche l’ex assessore Mauro Malfer: «Per me è motivo di soddisfazione perché nel merito delle scelte a suo tempo fatte a esclusivo interesse pubblico e sottolineo interesse pubblico, l’operato dell’amministrazione comunale ha trovato conferma nelle scelte provinciali. Ringrazio la struttura e l’architetto Gianfranco Zolin».

Contro il Pd si scaglia il candidato sindaco Carlo Modena: «Al netto delle solite strumentalizzazioni politiche ed elettorali del Pd, si chiude così una pagina particolarmente travagliata e difficile, con tanto di inchiesta giudiziaria, per la vita e la progettazione di un’idea futuro della nostra comunità. La cosa principale da dire oggi è che l’area ex Cattoi non potrà essere probabilmente mai più pubblica a causa di un clamoroso errore di approccio e di valutazione proprio dell’ex sindaco Pd Adalberto Mosaner. Se il Pd a suo tempo avesse accolto le manifestazioni di interesse da parte di cittadini rivani per un’acquisizione da destinare poi all’ente pubblico, non saremmo mai arrivati a questo punto. Perciò al Pd che mistifica, strumentalizza, piagnucola e protesta, c’è solo una cosa da dire: che la responsabilità è interamente loro. E chi è causa del suo mal, pianga se stesso».