L'indagine
domenica 13 Aprile, 2025
Spari e fuga nei campi a Mezzolombardo, spunta l’ipotesi di una resa dei conti
di Benedetta Centin
Nell’auto un caricatore con proiettili a salve e un involucro con due banconote all’esterno e dentro un pacco di caffè

Una banconota da 50 euro ai due lati di un blocchetto incellofanato che però non conteneva ulteriori soldi – come poteva far pensare la sagoma – solo una banale confezione di caffè. La fuga dall’auto in corsa. Gli spari con una pistola scacciacani, pare tre. E l’incidente. Un frontale, non violento, contro l’auto su cui viaggiava un uomo con la moglie incinta e due bimbi di 10 e 11 anni, che per fortuna non hanno riportato conseguenze, solo pochi giorni di prognosi per la donna e uno dei minori. Gli inquirenti non escludono possa esserci un regolamento di conti o un affare losco saltato, forse proprio per l’involucro che non conteneva banconote ma caffè, dietro il movimentato episodio che si è registrato venerdì dopo le 19 a Mezzolombardo, sulla statale all’altezza del Rotalcenter. Episodio sui cui la Procura ha aperto un’inchiesta. Da un momento all’altro quel tratto di strada si è trasformato in una sorta di Far West, Protagonisti tre uomini, che potrebbero aver discusso tra loro, tanto che uno di loro si è gettato dall’auto in corsa sparando colpi contro l’auto dei complici. Di lì a poco hanno fatto perdere le loro tracce. Ora sono in corso indagini serrate da parte della polizia locale della Rotaliana e dei carabinieri per chiarire l’accaduto e risalire al terzetto di fuggitivi che viaggiavano su un suv Seat Tarraco nero, che è risultato preso a noleggio a lungo termine da una società veneta. Suv che, secondo i primi accertamenti, proveniva dalla Val di Non ed era già a Mezzolombardo, nella zona bassa del paese, nelle ore precedenti l’episodio da film.
Telecamere al vaglio
Ma che tragitto abbia fatto potrà essere ricostruito attraverso le immagini delle telecamere di tutta la zona, già al vaglio da parte degli inquirenti che hanno sequestrato quando rinvenuto all’interno dell’abitacolo. E cioè, oltre al pacchetto contenente caffè, alle due banconote (vere) da 50 euro l’una, anche un cellulare – il cui contenuto è al vaglio – delle dosi di droga e un caricatore con proiettili a salve. Ma della pistola, a quanto pare una scacciacani usata, non c’è traccia. Solo di una scarpa persa nella fuga.
La pm di turno, Alessandra Liverani, ha aperto un’inchiesta – per ora a carico di ignoti – ipotizzando la ricettazione e l’omissione di soccorso. Ma le contestazioni potrebbero essere ulteriori una volta che gli investigatori arriveranno a chiudere il cerchio. Certo i nodi da sciogliere sono tanti. Il sospetto è che quanto accaduto possa essere ricollegabile ad altri episodi, che possa essersi trattato di un regolamento di conti. Forse legato ad affari sporchi in sospeso o che non si sono conclusi per il bluff di qualcuno di loro (il caffè invece dei soldi?). Uno sgarro che potrebbe aver innescato una discussione all’interno dell’auto e di lì a poco gli spari. E poi rimane da capire da dove arrivassero questi, e perché fossero proprio a Mezzolombardo. Tutti quesiti che cercano risposte.
La ricostruzione
Secondo i primi accertamenti della polizia locale, anche in base a quanto emerso dai filmati acquisiti, il suv, che in quel tratto di statale 43 procedeva verso Mezzocorona in modo incerto, si sarebbe quasi fermato per svoltare ed entrare nel parcheggio del centro commerciale ma in quel momento uno dei passeggeri che sedeva sui sedili posteriori a destra si è gettato in strada sparando contro la stessa vettura. Pare tre colpi. Il conducente allora, spaventato, sarebbe finito con il suv sullo spartitraffico, poi contro il guardrail, cozzando poi contro la vettura che sopraggiungeva dalla direzione opposta. A quel punto guidatore e passeggero sono scesi e si sono allontanati in direzioni diverse. Dicendo «chiamate pure i carabinieri» secondo un testimone. Quanto all’uomo armato, un probabile straniero per il suo accento, è fuggito verso l’Orvea. Chiara Leone, che era in passeggiata, l’ha visto correre verso di lei. «Io sono scappata dalla parte opposta ma lui mi ha detto “no no, non ti preoccupare”: voleva solo scappare via». Di lì a poco la stessa ha chiamato i soccorsi per la famiglia che viaggiava nella vettura centrata dal suv.