Il racconto
domenica 13 Aprile, 2025
Levico Terme, le quattordici lauree di padre e figlio. «Cosa ci spinge? Il desiderio di conoscere»
di Johnny Gretter
La storia Alessandro e Mario Cesareo tra magistrali e dottorati

Alessandro Cesareo Antoniolli (classe 1964) e il figlio Mario, trentenne, condividono diverse passioni. Oltre a quella per la buona cucina e per i felini, i due hanno anche un altro amore profondo, tutto diretto allo studio e alla ricerca. Una passione che ha portato Alessandro a ottenere nove titoli accademici, a cui si sono aggiunte le altre cinque lauree che il figlio Mario ha conseguito a partire dal 2015. Insomma, questa specie di tratto ereditario ha portato la famiglia Cesareo, che mescola origini abruzzesi e levicensi, a un totale strabiliante di 14 titoli accademici, destinati con ogni probabilità ad aumentare.
Tra Levico Terme e l’Abruzzo
Oggi, Alessandro Cesareo lavora come docente universitario a Perugia, mentre Mario si destreggia tra il lavoro come psicologo libero professionista e un dottorato in filosofia a Madrid. Ma la storia della loro famiglia è iniziata negli anni Cinquanta.
«Mia mamma è nata a Levico e negli anni Cinquanta lavorava a Rovereto — racconta Alessandro —. È lì che ha conosciuto mio padre, nato in Abruzzo, e arrivato in Trentino come agente di polizia attorno al ‘54. Poi lei è andata a lavorare a Roma: nel ‘59 sono tornati a Levico per sposarsi e dopo si sono stabiliti a l’Aquila. Io sono nato lì, ma Levico è sempre rimasto il mio luogo ideale. Fino al 1989 ho sempre trascorso le vacanze qui».
La prima laurea è stata quella in lettere classiche. «Una volta finito il liceo volevo fare il medico — prosegue —. Dopo aver passato i primi esami, sono stato a una conferenza su Virgilio, tenuta dal professor Giovanni d’Anna, un membro dell’Accademia dei Lincei e docente alla Sapienza di Roma. Dentro di me ho sempre avuto un grande amore per le lettere, e così mi sono convinto a cambiare facoltà. Una volta laureato siamo venuti con tutta la famiglia in gita a Bolzano: mentre passavo davanti al liceo Carducci mi è venuta l’idea di chiedere se stavano cercando insegnanti».
Dentro il mondo accademico
Così, Cesareo ha iniziato a insegnare latino e greco a Bolzano. Dopo altri anni di insegnamento tra Cles e Cavalese, nel ‘97 si è trasferito in Umbria per lavorare come professore associato all’università di Perugia.
«Non contento, ho preso anche una laurea all’Istituto di scienze religiose di Trento — aggiunge —. Ancora però mi mancava un dottorato, che ho conseguito all’Università Pontificia Salesiana. L’argomento era la filologia classica. Per la precisione, ho studiato le Gesta Karoli di Noktero Balbulo, un’opera sulla vita di Carlo Magno che era ancora inedita».
Alessandro non si è fermato lì. Nel 2009, il suo lavoro ha catturato l’attenzione all’Università autonoma di Madrid, che gli ha chiesto di fare ricerca anche in Spagna. Il risultato è stato una nuova tesi di dottorato dedicata alla corrispondenza tra Petrarca e il letterato fiorentino Coluccio Salutati. Una ricerca che è stata approfondita in un ultimo dottorato a Perugia.
«Da ultimo, nel 2023, ho ottenuto l’abilitazione alla docenza universitaria in Francia, con una tesi dedicata alla povertà nel Medioevo, descritta in diversi testi dal quinto secolo fino a Dante. Una volta finito di lavorare qui in Italia spero di poter cominciare a insegnare lì, come una sorta di docente emerito». Negli anni, oltre a questo si sono aggiunte una laurea breve in Storia e Beni Culturali della chiesa e una specialistica in storia della chiesa, portando il totale a sette titoli conseguiti col massimo dei voti. Ognuno di questi, alla fine, è diventato anche una pubblicazione.
Di padre in figlio
Insomma, questi 25 anni Alessandro li ha passati tra il centro Italia e il Trentino, insegnando didattica, letteratura italiana, greco e materie legate agli studi biblici. Oggi, può vantare 200 articoli pubblicati e una trentina di monografie. Il figlio Mario, che ha seguito il padre in molti dei suoi viaggi, non è certamente da meno. «Dopo il diploma ho ottenuto una laurea in teologia nella Pontificia Facoltà “Marianum” — racconta —. Poi, nel 2019, io e mio padre ci siano iscritti entrambi a psicologia a l’Aquila. Nel periodo Covid sono venuto a Levico per insegnare, spostandomi tra Trento, Strigno e il Tesino»
A Perugia è infine arrivata la magistrale in psicologia, a L’Aquila una nuova laurea in scienze religiose con indirizzo pedagogico e un’ultima magistrale sempre in pedagogia a Roma. Ma tra il lavoro come psicologo libero professionista e una specializzazione in ipnosi a Roma c’è anche spazio per un dottorato in filosofia a Madrid. Un lavoro dedicato all’artista neoclassico Antonio Canova, molto amato anche da Antonello Cesareo (zio di Mario e fratello di Alessandro), ricercatore e docente di storia dell’arte scomparso nel 2013. «Mio zio ci ha lasciato molti scritti sulla storia dell’arte e su Canova — prosegue Mario —. Io ho chiesto a mio padre se potevo riprendere parte delle sue idee e studiarle in ottica filosofica, un materia che mi compete di più. Ora sono al quarto anno di dottorato a Madrid, con una tesi sull’idea di bellezza nella filosofica antica e come è stata attuata nel neoclassicismo, concentrandomi appunto su Canova».
All’interno della famiglia, anche la nonna Adelia Antoniolli (mamma di Alessandro) è autrice di diversi romanzi, molti legati proprio al Trentino e su tematiche familiari.
L’amore per la conoscenza
Quello che ha spinto padre e figlio a conseguire un totale di 14 lauree è un amore profondo per la conoscenza e per la sua condivisione. «Ho sempre sentito il desiderio di approfondire e rielaborare le cose che avevo studiato — sottolinea Alessandro —. E oltre a questo ho sempre avuto la volontà professionale di condividere la conoscenza e renderla appetibile a tutti». Mentre il figlio conclude: «La cosa che mi sorprende è che non si finisce mai di imparare. Ogni traguardo in realtà è un punto di arrivo. Questo l’ho imparato grazie a mio padre».
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