il reportage

mercoledì 16 Aprile, 2025

Uova di Pasqua? Quest’anno spazio ai frutti esotici. Branciforti (Casa del Cioccolato): «Nuovo gusto al mango»

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Il viaggio nelle pasticcerie di Trento. Indal: «Novità con l’uovo al cioccolato al lampone»

Si sa, Pasqua non è Pasqua senza uova di cioccolato. Piccole o grandi, decorate o semplici, con cioccolato al latte o fondente, quella delle uova è una tradizione antichissima, che risale addirittura al Medioevo. Anche a Trento, in questa inusuale Pasqua alta, caduta a fine aprile, le uova restano il regalo tipico. Le principali cioccolaterie e pasticcerie del centro si sono già attrezzate per l’imminente 20 aprile, anche se si tratta di un dono che solitamente si scarta in tutti questi giorni in cui ci si ritrova in famiglia. Gli adulti lavorano qualche giorno in meno e i bambini sono a casa da scuola, che fremono dalla voglia di spezzare l’uovo di cioccolato con un preciso colpo di karate scagliato sull’estremità per scoprire quale sorpresa si celi al suo interno. Le uova di cioccolato, anche se pensate prevalentemente per i più piccoli, sono regali adatti a tutte le età, e anche tra adulti e anziani è solito regalarsele, magari con una sorpresa personalizzata all’interno.
A dire di più sui regali pasquali che i trentini hanno pensato di donare ai loro cari è Valentina Branciforti, gestrice della Casa del Cioccolato, in via Belenzani: «Per la Pasqua di quest’anno abbiamo avuto delle belle idee da parte dei clienti devo dire. Nel senso che alcuni di loro hanno preso la palla al balzo per regalare magari un bell’anello di fidanzamento o magari altri preziosi — spiega Valentina — A volte non sapevamo bene cosa ci mettessero dentro, però da quello che vedevamo sembravano sempre cose preziose, o comunque pensieri personali». La gestrice della Casa del Cioccolato ha poi rivelato i nuovi gusti della propria cioccolateria: «Per quanto riguarda le novità sui gusti delle uova di cioccolato, abbiamo deciso di dare un po’ più di spazio a frutti esotici come il mango, insieme al cioccolato al latte, e anche qualcosa di più tradizionale come l’amarena, unita al fondente, ma in versione crunchy. Alcuni sono ripieni, altri sono più morbidi e devo dire che sono stati molto apprezzati dai nostri clienti. Quest’anno le vendite sono andate molto bene, sia per le uova sia per le colombe».
Il 2025 è l’anno delle uova al cioccolato alla frutta, poiché anche la storica cioccolateria Indal, attiva dal 1967, ha deciso di virare su nuove varianti fruttate. «Abbiamo optato per l’uovo al cioccolato al lampone, che è stato molto apprezzato. Anche quello con la granella al pistacchio è piaciuto tanto — sottolinea Cinzia, dipendente di Indal — Abbiamo realizzato anche dei nidi contenenti delle piccole uova al cioccolato, tutte guarnite in modo diverso». La collega Patrizia ha poi aggiunto: «Anche da noi ci sono state delle proposte carine. Abbiamo messo nelle uova qualche anello e preziosi di ogni tipo. Saranno sorprese sicuramente molto apprezzate. Con le uova a Pasqua si va sempre sul sicuro, anche quest’anno abbiamo avuto delle buone vendite, in linea con gli altri anni».
Ci sono anche attività che per Pasqua non vendono uova, ma che hanno deciso di puntare sulla colomba pasquale. Anche in questo caso non mancano sorprese, come rivelato da Franca, responsabile della Pasticceria San Vigilio: «Le nostre colombe sono artigianali, fatte da noi nel nostro laboratorio presso la Pasticceria Loran, anche se siamo sempre noi ma con un nome differente. Abbiamo prodotto le colombe in due versioni diverse. O vuote all’interno, ma con una sac à poche con la quale si potrà riempire con una crema al pistacchio buonissima, oppure al cioccolato con le gocce di cioccolato e sempre con una sac à poche contenente una crema cioccolato che è proprio una libidine!». Non solo colombe, ma la pasticceria ha deciso di realizzare anche il dolce tipico della tradizione pasquale partenopea, la pastiera, rigorosamente con grano cotto, fiori d’arancia e la ricotta: «La pastiera è un dolce tipico del Sud d’Italia ed avendo qui a Trento tanti cittadini provenienti del Meridione abbiamo deciso di realizzare questo dolce, che però è tanto amato anche dai trentini».
Per la Pasticceria San Vigilio, la Pasqua alta non è sinonimo di maggiori vendite, come racconta Franca: «Quest’anno Pasqua cade il 20 aprile, quindi la gente tende a viaggiare per via del ponte lunghissimo. Non lo so, forse è meno sentita quest’anno, ma gli anni scorsi abbiamo notato che se cade a marzo è più facile vendere». La responsabile della pasticceria rassicura i propri clienti: «Non posso comunque lamentarmi, sai se le persone non prendono cose tipicamente pasquali prendono un cabaret di paste, e quello non manca mai. È sempre Pasqua, e di dolci ne vendiamo comunque tanti».
Più sul tradizionale rimane infine l’Enoteca del Corso, gestita dal titolare Stefano Michelotti: «Essendo anche una dolceria abbiamo tantissimi dolcetti e ovviamente, per Pasqua, le colombe e le uova non mancano mai. Quest’anno ci hanno chiesto tante uova decorate, che sempre apprezzate. Tra i gusti che vanno per la maggiore abbiamo il pistacchio e quello con le nocciole — spiega Stefano — Quest’anno c’è più tempo per le spese pasquali. Forse essendoci una decina di giorni in più devo dire che mi sembra che anche le vendite stiano andando meglio».