il lutto
venerdì 18 Aprile, 2025
A Ziano l’ultimo saluto al dottor Claudio Zorzi. «Un uomo al servizio degli altri e di coloro che ha strappato dalla prigione dell’alcol»
di Francesco Morandini
Medico della val di Fiemme, aveva 70 anni e da tempo lottava contro il cancro. Oggi in moltissimi al suo funerale

Anche il sole, prima che riprendesse a piovere, ha salutato ieri pomeriggio, nel cimitero di Ziano, il dottor Claudio Zorzi, come quando se n’è andato, (hanno riferito a don Albino che ha officiato la cerimonia funebre voluta lì dai familiari) e il cielo si è aperto sprigionando un bellissimo arcobaleno.
Sono venuti in tanto a Ziano per salutarlo e stringersi alla moglie Lilly e ai figli Tommaso, Simone e Nicolò e la sorella Pina. Tanti colleghi medici, amici dei Club anche da fuori Regione, il presidente dell’Apcat, amministratori, tant’è che don Albino ha dovuto interrompere la consueta processione verso i familiari. C’è chi è inciampato fra le tombe come Roberto Cuni e Renzo De Stefani, ma la delegazione della Croce Rossa, ha dovuto intervenire per due svenimenti durante il toccante discorso di don Albino. «Quanti aggettivi ho sentito di lui in questi giorni – ha esordito il presule – leggero, gentile, elegante, sensibile, dialogante. Questa è la sua personalità che ha gettato in questo essere al servizio degli altri in quanto medico, omeopata, e di coloro che, senza mezzi termini, ha strappato dalla prigione dell’alcol».
Quanto Claudio Zorzi fosse un punto di riferimento imprescindibile dei Club Alcologici territoriali lo ha testimoniato la voce letteralmente spezzata di Luigi Vinante, grande attivista dei Club e che pure si scontrava spesso con Claudio, e quella, meno emotiva ma egualmente rotta dall’emozione, della presidente dell’Acat della val di Fiemme Nicoletta Del Pero. Vinante ha parlato trattenendo le lacrime di «un cammino lungo oltre 30 anni, fatto di visioni e di sogni, alcuni preziosi altri di solitudine anche se abbiamo preso a volte scorciatoie che ci hanno diviso, ma sempre con il rispetto per le idee magari contrapposte».