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sabato 19 Aprile, 2025

Residenze universitarie: la Provincia stanzia 2 milioni di euro per la creazione di nuovi posti letto

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Le domande di contributo potranno essere presentate dal 28 aprile al 9 giugno 2025
Con l’obiettivo di rafforzare l’offerta di posti letto per gli studenti dell’ateneo trentino, la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’università e ricerca, ha approvato i nuovi criteri per la concessione di contributi per la realizzazione di residenze universitarie, destinando contestualmente allo scopo la somma di due milioni di euro per l’anno 2025.

La misura si rivolge a enti pubblici e privati (anche ecclesiastici), fondazioni e cooperative senza scopo di lucro che abbiano almeno una sede operativa in provincia di Trento, e prevede un contributo sino al 49% della spesa ammissibile per interventi di ristrutturazione, acquisto di immobili e fornitura di arredi destinati a nuove residenze universitarie, con un minimo di 20 nuovi posti letto realizzati per ciascuna iniziativa.

I contributi saranno concessi nel rispetto dei criteri europei in materia di Servizi di Interesse Economico Generale (SIEG), con un vincolo ventennale di destinazione d’uso degli immobili. Nei primi 12 anni, i soggetti beneficiari del contributo dovranno destinare almeno il 30% dei posti letto a studenti fuori sede capaci e meritevoli ma privi di mezzi, mentre dal 14° al 20° anno, il 60% dei posti letto dovrà essere offerto a tariffe ridotte di almeno il 15% rispetto alla media di mercato.

Le domande di contributo potranno essere presentate dal 28 aprile al 9 giugno 2025 presso l’UMST resilienza abitativa, sostenibilità, assegno unico, utilizzando la modulistica che sarà disponibile sul sito istituzionale della Provincia. La graduatoria delle domande ammissibili sarà approvata entro 80 giorni.

Secondo le stime più aggiornate, a fronte di circa 11.000 studenti fuori sede presenti in provincia, l’“offerta strutturata” di posti letto – ossia quella garantita da soggetti istituzionali – si attesta a 1.340 unità, in relazione ad un fabbisogno minimo stimato di 2.206 posti, e dunque con un deficit di circa 867 posti letto.