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domenica 20 Aprile, 2025

Borghi, sentieri, opere d’arte. Guida per la gita di pasquetta perfetta all’aperto

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Dalle sculture in serie di Martalar alle camminate per tutti. Terragnolo, val di Fassa, Tenno: le migliori proposte per Pasquetta

Pasqua e Lunedì dell’Angelo sono alle porte, ma il tempo incerto di quest’anno mette a rischio i programmi di molti. Per chi sceglierà escursioni in montagna o esperienze sui laghi, il consiglio rimane sempre lo stesso: controllare e monitorare le previsioni meteo, anche in caso di improvvise schiarite che portano ottimismo e voglia di lanciarsi nell’avventura. In Trentino, oltre alle attività legate al mondo culturale, dei musei e dei castelli, ce ne sono altrettante outdoor che si possono fare, in qualche occasione anche con la pioggia, basterà avere con sé un buon abbigliamento, come insegna la cultura del nord Europa. Tra questi, ci sono i sentieri tematici, le statue giganti dell’artista Marco Martalar e i piccoli borghi del Trentino, nel cuore delle montagne, che sono entrati nella lista dei più belli d’Italia.
I sentieri tematici
Per grandi e anche per piccini, oltre che per tutte le fasce di difficoltà: sono i sentieri tematici del Trentino che si snodano nei boschi e nella natura in generale. Solo in val di Fassa ce ne sono moltissimi: «Storie… in cammino» un’esperienza fatta di nove tappe per dar voce agli abitanti della montagna; il sentiero delle marmotte lungo il quale si possono ammirare otto box in legno realizzati dall’artista Francesco Avancini, all’interno dei quali ci sono le scene della storia; il percorso sensoriale di Fango con la sua area benessere naturale e aperta a tutti; il percorso didattico «L’ega te cuna» con le tredici tappe nel bosco di Penìa attraverso le quali conoscere il ciclo dell’acqua; ci sono poi varie proposte al Ciampiac, soprattutto per famiglie e bambini.
Nella valle di Terragnolo è possibile immergersi nel giro delle calchere, che sono gli antichi forni all’interno dei quali in passato veniva prodotta la calce.
A Mori si trova il campo trincerato di Nagià Grom, dove poter fare una breve e facile escursione tra le tracce lasciate dalla storia.
Nella zona di Valsugana e Lagorai, uno dei sentieri più apprezzati è quello che parte da località Sorgazza, a Pieve Tesino e che porta alla scoperta delle statue di marmotte realizzate e posizionate lungo la strada verso Cima d’Asta.
Sul monte Baldo è possibile percorrere il Geotrail «Gemme del Baldo» dove si può vivere una speciale caccia al tesoro che si estende lungo località Madonna della Neve.
L’altopiano di Folgaria ospita la riserva naturale di Echen, uno spazio di natura incontaminata da visitare almeno una volta nella vita; nello stesso altopiano, sentieri ed escursioni da fare ce ne sono molti, quello che conta prima di partire sono la prudenza e la corretta valutazione della difficoltà di chi deve affrontarli, oltre che l’essere equipaggiati correttamente. Tra i tanti percorsi da fare, c’è anche «Il bosco che parla» in val di Non, dalla malga di Romedio al rifugio Oltradige.
Le statue di Martalar
Un’altra attività da fare all’aperto e sicuramente economica, è la visita alle statue degli animali della rinascita, quelli realizzati con il legname recuperato dopo la tempesta che nel 2018 ha devastato una parte del territorio. A lavorare il legno è stato l’artista veneto Marco Martalar, noto anche in Trentino per le sue installazioni artistiche giganti. Realizzate con gli schianti di Vaia e posizione su vari territori, le sue statue sono una delle attrattive più ricercate negli ultimi anni dai turisti. Da qualche settimana, si è aggiunto anche un altro animale mitologico: il radicosauro che è stato posizionato in località Le Plaze e che è affacciato sul lago di Santa Giustina, in val di Non. A Millegrobbe, sull’Alpe Cimbra è possibile ammirare un cervo, mentre nella frazione di Vetriolo è stata realizzata la lupa del Lagorai. Nella stessa valle, ma in zona Lavarone, è stato realizzato un drago alato, dopo che la scultura precedente è stata distrutta da un incendio. Nella bassa Valsugana, Martalar ha realizzato la più grande aquila in legno di tutta Europa, con la sua altezza di 7 metri e larghezza di 5. A Strembo, nel parco Giorgio Ducoli, è stato installato invece un halflinger, mentre a Tesino è stato posizionato un grifone. In Paganella, vicino al rifugio La Montanara, sorge l’orso del Pradel.
I borghi più belli d’Italia
Un’altra attività da annotare sulla lista delle cose da fare, c’è quella di visitare i piccoli borghi, perdersi tra strutture di pietra e legno, con caratteristiche della zona e vicoli medievali. Nella lista de «I borghi più belli d’Italia» sono entrate diverse località Trentine: Canale di Tenno, poco distante dal lago di Garda; Bondone, affacciato sul lago di Idro, al confine con la Lombardia; San Lorenzo in Banale, tra le Dolomiti di Brenta e a poca distanza dal lago di Molveno; Rango e la sua architettura rurale; Mezzano che sorge ai piedi della Pale di San Martino; Vigo, un borgo dove sopravvivono ancora oggi l’antica lingua e la cultura ladina; c’è poi Pieve Tesino tra i borghi da non perdere; molto particolare anche Luserna, dove si parla ancora il cimbro, qui si può percorrere il «Sentiero Cimbro dell’Immaginario». Un altro paese da visitare è Borgo Valsugana, attraverso il quale passa il fiume Brenta. Due piccoli borghi da scoprire si trovano in val di Sole: Caldes, con il suo castello che custodisce la leggenda di Olinda; e, infine Ossana, che vanta il mastio del castello San Michele e si trova a due passi dal parco nazionale dello Stelvio.