L'aggressione
mercoledì 4 Gennaio, 2023
di Davide Orsato
Sono state delle persone che passavano lì per caso e che avevano sentito delle «urla preoccupanti», «un brutto litigio» a prendere in mano il cellulare a chiamare il numero unico per le emergenze. Uno scrupolo, non si sa mai quello che sta succedendo. Tante volte queste segnalazioni finiscono in un nulla di fatto ed è una buona notizia perché tutti stanno bene.
Non è stato così lunedì sera, lungo l’Avisio, nel tratto che separa le ultime frazioni a nord di Trento da Lavis. Quella telefonata, fatta con una certa incertezza, ha scoperchiato una rapporto «tossico» fatto di liti continue e di aggressioni. In questo caso, come in molti altri, da parte dell’uomo nei confronti della donna.
Una situazione molto più grave, insomma, del gesto, che di per sé poteva ferire gravemente la vittima. Giunti sul posto in via sponda trentina (ancora comune di Trento, frazione San Lazzaro di Meano) i carabinieri di Lavis hanno notato che la ragazza vittima dell’aggressione, una 29enne, accusava dolore agli occhi: le era stato spruzzato uno spray urticante, uno strumento di difesa diventato d’aggressione. Non solo: la donna aveva anche subito una serie di strattoni e di spinte. Circostanze che hanno reso possibile l’arresto in flagranza dell’aggressore, un uomo di 32 anni.
Secondo le testimonianze raccolte, quella avvenuta lunedì sarebbe stata solo l’ultima di una serie di scenate dovute alla gelosia. Scenate anche violente.
Gli accertamenti condotti dai militari, infatti, hanno fatto emergere una relazione connotata da violenza fisiche e verbali, che andava avanti da molti mesi. Una quadro che, compatibilmente con il protocollo «Codice rosso» può far scattare l’intervento immediato. È accaduto, del resto, anche in due casi recenti, l’aggressione avvenuta in Val di Non, a Borgo d’Anaunia, in cui un uomo ha tentato di strangolare la moglie da cui si stava separnado. Pochi giorni dopo, a Fierozzo, valle dei Mocheni, un uomo ha aggredito la convivente nel corso di una lite al bar, spegnendole la sigaretta in faccia.
la storia a lieto fine
di Redazione
Un gesto di grande professionalità e coraggio quello che ha visto oggi protagonisti due professionisti del Santa Chiara intervenuti per aiutare la piccola nata durante la corsa in ospedale