Trentino globale
mercoledì 11 Gennaio, 2023
di Elisa Egidio e Margherita Montanari
Ben 54,1 milioni di euro sono le rimesse inviate dagli immigrati del Trentino ai loro Paesi d’origine nel 2021, secondo gli ultimi dati pubblicati nella sezione statistiche della Banca d’Italia. Un trend in costante aumento a partire dal 2017.
I dati sulle rimesse, somme di denaro trasferite dagli stranieri residenti in Italia, e regolate tramite istituti di pagamento o altri intermediari, sono aggiornati secondo due parametri. Su base trimestrale con riferimento al Paese estero ricevente e su base annuale con l’aggiunta della provincia italiana di invio.
I soldi che i lavoratori stranieri residenti in Italia inviano alle proprie famiglie sono fondamentali per lo sviluppo dei Paesi di origine. Sono in aumento costante. Vero spartiacque, per l’Italia, sono stati gli anni Novanta, quando si è visto un aumento delle rimesse in uscita rispetto a quelle in entrata. In Trentino, nell’arco di 10 anni la mole è quasi raddoppiata. Si è passati da 27,2 milioni nel 2012 (erano 32,5 nel 2011) ai 54 del 2021. Andando ancora più indietro nel tempo, fino a 15 anni fa, la somma era di 22,6 milioni di euro. Volendo sommare in totale quanto denaro è uscito dai confini provinciali e dallo Stivale tra il 2005 e il 2021, il calcolo è presto fatto: le rimesse inviate all’estero, in circa 190 stati del mondo, hanno raggiunto quota 542,9 milioni.
La premessa va ritrovata nel volto globale del Trentino, composto da comunità nutrite di persone arrivate da ogni angolo del mondo. E di una forza lavoro straniera che contribuisce in modo sempre più importante al mercato del lavoro locale, con un reddito medio, secondo la fondazione Leone Moressa, di 13.10 euro. Al 2021 il quadro degli immigrati in provincia di Trento vede registrati 48.700 soggetti. Persone che vivono — e in gran parte sono occupate — in Provincia e inviano una porzione dei propri guadagni a famigliari nel Paese d’origine.
I primi Stati destinatari delle rimesse inviate dal territorio trentino sono Pakistan e Marocco, destinatari di una percentuale in sensibile aumento rispetto all’arco temporale dal 2017 al 2021: da 2,6 a 10,2 milioni di euro per il primo, da 2,4 a 4,8 milioni per il secondo.
Nei dati provinciali forniti dalla Banca d’Italia, seguono Senegal, Romania e Ucraina. Anche Nigeria, Moldavia, Bangladesh e Colombia si confermano tra i primi Paesi per rimesse in uscita dal Trentino. In particolare a Dacca sono arrivati 1,9 milioni nel 2021, in aumento di 900 mila euro nell’arco di cinque anni. Un incremento simile rispetto ad altre zone d’Italia.
Il quadro trentino rispecchia dunque nell’insieme il contesto nazionale, con alcune eccezioni. In netto calo, da 4,2 milioni nel 2017 a 2,5 milioni di euro, il flusso di denaro destinato da residenti in Trentino alla Romania, molto meno in proporzione al resto d’Italia. Va poi sottolineato che il dato del Trentino è inferiore a molte delle regioni italiane e della stessa provincia di Bolzano, da cui esce quasi terzo di denaro in più.
In fondo alla classifica figurano Paesi non interessati dal fenomeno, come Lussemburgo, Liechtenstein, Principato di Monaco, Panama, Andorra, Bahamas e Oman. Un dato presente sia a livello locale che nazionale. Grande assente la Cina, non più tra i massimi beneficiari di rimesse.
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