L'appello disperato
martedì 17 Gennaio, 2023
di Benedetta Centin
«Mi hanno lasciato sulla bussola del palazzo un preavviso di sfratto e il 27 gennaio verranno dal tribunale: mi vogliono fuori da questo appartamento Itea di San Lazzaro che occupo da 30 anni. Ma io non ho alternative o chi mi ospiti. Anche l’assistente sociale mi ha detto che non posso fare altro che lasciare la casa. Ma davvero non hanno altro da fare che sfrattare un pensionato solo e malato? Non sono un delinquente, mi sono rotto la schiena per 42 anni nelle cave di porfido. La notte non dormo dai dolori e all’idea di finire per strada con il mio cane. È dal 2018 che ho problemi con Itea, sono anche finito in depressione per questa vicenda e ora…». È un fiume in piena Luciano Vitelli, 66enne di Trento, mentre racconta dell’incubo che gli sta togliendo serenità e sonno. Quello di rimanere senza un tetto sopra la testa. La sua disperazione è palese. A rendere pubblica la vicenda è lo sportello Casa per Tutt* che ha promosso un picchetto solidale anti-sfratto per il 27 gennaio. Vitelli è subentrato come intestatario del contratto Itea nel 2018, quando la madre è stata affidata alle cure di una rsa, dove è poi morta. Da quando è in pensione, l’uomo percepisce un reddito di 23mila euro lordi annui. Paga circa 390 euro di affitto e spese condominiali a Itea per una «casa ricoperta di crepe, muffe e infiltrazioni» che cerca di sistemare. Ora, per mantenere il diritto a stare in un immobile Itea, è necessario che l’indicatore Icef per l’edilizia pubblica non superi lo 0,34. Limite che Vitelli ha superato (di poco) nel 2019, non dovendo più versare l’assegno di mantenimento del figlio. È rimasto pressoché invariato nel 2020-2021, per poi scendere nel 2022. Nel 2020 Itea e Servizio Casa del Comune di Trento hanno dato il via alla procedura di sfratto, visto che era venuto meno il requisito Icef, concedendo un anno di proroga per rientrare nei requisiti. Il pensionato ha tentato la partecipazione a bandi per alloggi a canone moderato, si è rivolto ai servizi welfare e ha cercato un bilocale in affitto. «Ma con la mia pensione non riesco a trovarne, detto che è anche difficile trovare casa» fa sapere. «Vitelli, pensionato con patologie certificate, sta per perdere la casa proprio mentre il prezzo degli immobili schizza alle stelle, senza che nessuno gli abbia offerto una situazione dignitosa – sbotta lo sportello – Da questo nessuno trarrà giovamento: la sua casa resterà vuota, come già successo nel suo palazzo».