La giostra dei bambini
sabato 21 Gennaio, 2023
di Maddalena Rosatti
Se cercando un libro per l’infanzia non siete mai passati alla libreria La Seggiolina Blu nel quartiere di San Martino vi consiglio di farci un salto. Troverete uno spazio quasi famigliare dove potrete sedervi per sfogliare albi illustrati e libri per piccoli e meno piccoli, scoprire giochi in legno e giochi da tavolo ed essere consigliati dalle libraie, grandi appassionate di questo mondo! Soledad Rivas, la proprietaria, è laureata in storia dell’arte, ha scritto e interpretato spettacoli, lavora tutt’ora nel modo del teatro-ragazzi e della formazione teatrale e, otto anni fa, ha aperto la libreria: «Gli spettacoli che ho fatto mi hanno permesso di girare tanto, conoscere molte persone in ambito di pedagogia, letteratura ed editoria infantile e di arrivare ad aprire la libreria con tutto questo bagaglio di esperienze e conoscenze. Una libreria perché vengo da una famiglia di “malati per i libri”; dedicata all’infanzia perché è l’età che mi interessa di più». Ma la sua competenza in ambito teatrale non resta fuori dalle porte del negozio. Ogni giovedì, infatti, dalle 17 alle 18 l’appuntamento è fisso con Me ne racconti un’altra?. Un momento dedicato alla lettura ad alta voce. Soledad sceglie ogni settimana alcuni albi illustrati e li legge (talvolta anche in compagnia di qualche ospite) ai bambini e alle bambine. Tuttavia, spiega, non si tratta soltanto di una semplice lettura: «Le letture diventano un dialogo continuo. Le storie vengono interrotte, ci fermiamo, discutiamo; posso dire che sono ormai quasi delle scuse per parlare di altro! D’estate invece, ogni tanto, propongo le letture all’esterno; in questo caso la lettura si avvicina di più a una sorta di performance perché è davvero molto più difficile ricreare quel clima intimo che si ha invece intorno al libro in negozio.» Novità di quest’anno poi sono un insieme di appuntamenti per la serie: E tu chi sei?. Un progetto di presentazioni e incontri con gli autori: «Secondo me spesso le presentazioni risultano noiose perché il bambino sta lì ad ascoltare un adulto che gli racconta cose che magari non gli interessano; spesso le cose che interessano ai bambini non sono le stesse che interessano agli adulti. È importante invece che possano essere loro a chiedere le cose, a fare domande! Poi credo sia importante anche per l’autore stesso confrontarsi con il suo pubblico, per conoscerlo e sapere cosa vuole sentire o vedere attraverso le sue storie. Mi interessa proprio che siano i bambini e le bambine a far capire agli adulti di cosa hanno bisogno. Anche il titolo, “E tu chi sei?”, è la domanda di un bambino, che con un pizzico di irriverenza, manifesta la sua curiosità e il suo interesse verso qualcuno». Il primo di questi appuntamenti (martedì 24 gennaio ore 17) è con Max Erlacher, giovane autore bolzanino che con letture, chiacchiere e un divertente laboratorio presenterà il suo libro: Dov’è finito Max?. Il secondo invece è per venerdì 27 gennaio, sempre alle 17, con la famosa illustratrice e autrice Marianna Balducci e il suo ultimo interessantissimo lavoro: L’ammiraglio si è preso il cielo. Entrambi sono pensati per bambini a partire dai 5 anni e necessitano di prenotazione. «Questi momenti di incontro sono sempre partecipati – spiega la libraia –, alle letture del giovedì poi c’è ormai un gruppo fisso di bambini e bambine e in generale la libreria gode di una clientela di affezionati; è una cosa che mi fa molto piacere perché questo è anche pensato per essere un luogo di incontro. In generale, si sa, le piccole librerie indipendenti fanno fatica a sopravvivere e quest’anno il Natale, per esempio, è stato più difficile di altri. A dir la verità questo lo sapevo dall’inizio ma amo molto quello che faccio qui!». Tutte le informazioni necessarie per partecipare alle letture del giovedì o agli altri appuntamenti si possono trovare sul sito o sul profilo Facebook della libreria.
L'intervista
di Benedetta Centin
L'11 gennaio scorso l'operatrice olistica fu uccisa dall'ex compagno Igor Moser, padre dei suoi figli. «Non ci disse nulla per proteggerci. L'omicida? Rabbia»