I numeri del Comune
lunedì 23 Gennaio, 2023
di Redazione
Nel corso del 2022 sono state 235 le sanzioni per la violazione del regolamento che disciplina lo smaltimento dei rifiuti urbani, 11 invece gli episodi di abbandono di rifiuti per i quali è stato possibile identificare il trasgressore. Questi numeri fotografano l’esito dei controlli messi in campo dalla polizia locale e dagli accertatori di Dolomiti Ambiente. Il solo nucleo operativo ambientale della polizia locale nel corso dell’anno scorso ha condotto in tutto 425 controlli sul territorio comunale.
Per quanto riguarda la prima tipologia di violazioni, ovvero quelle legate al mancato rispetto delle regole della raccolta differenziata, le irregolarità riguardano soprattutto i sacchi azzurri degli imballaggi leggeri (162 casi), in cui vengono smaltiti anche materiali diversi da quelli previsti. Essendo dotati di un codice personale, i sacchi azzurri consentono l’immediata identificazione del trasgressore. In altri 56 casi la sanzione è scattata perché sacchetti o contenitori dei rifiuti sono stati esposti in giornate diverse da quelle previste dal calendario di raccolta, creando problemi di igiene e di decoro. Tra le violazioni, c’è anche l’utilizzo di sacchi diversi da quelli assegnati, il conferimento dei rifiuti domestici in cestini stradali o in punti diversi da quelli di raccolta. In questi ultimi casi non sempre è possibile rintracciare il trasgressore: la polizia locale, dopo un’attività di indagine che consiste nell’aprire i sacchetti abbandonati e controllarne il contenuto, applica la sanzione se trova documenti come ad esempio bollette, estratti conto ecc che possano far risalire con ragionevole certezza al responsabile del non corretto smaltimento dei rifiuti.
Per il conferimento di rifiuti differenziabili nei contenitori del residuo e di rifiuti non riciclabili all’interno dei contenitori per la raccolta differenziata, per l’esposizione di sacchetti in giorni diversi da quelli di raccolta precisati, per il deposito di qualsiasi tipo di rifiuto al di fuori dei punti di raccolta, la sanzione amministrativa va da 27 a 162 euro.
Nei casi in cui i rifiuti esposti non siano conformi ai criteri di differenziazione e raccolta, Dolomiti Ambiente può non ritirare il sacco o non svuotare il contenitore. La non conformità è segnalata con l’apposizione su sacco o contenitore di una specifica comunicazione. Il recupero dei rifiuti non conformi è a pagamento (il servizio è a carico del proprietario dell’edificio o del condominio) e viene svolto da Dolomiti Ambiente.
Anche per l’abbandono di rifiuti, disciplinato dal testo unico dell’ambiente del 3 aprile del 2006, non sempre è possibile individuare il trasgressore. In questo caso le violazioni per le quali è stato possibile risalire al responsabile sono 11. Il testo unico prevede per chi abbandona o deposita rifiuti una sanzione amministrativa da 300 a 3 mila euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la sanzione amministrativa è aumentata fino al doppio. Se ad abbandonare i rifiuti non pericolosi è il titolare di un’impresa, allora l’illecito diventa reato perseguibile penalmente: il responsabile può evitare il processo se ripristina l’area, smaltisce correttamente i rifiuti e paga una sanzione che può arrivare fino a 6 mila e 500 euro.
Per individuare i responsabili degli abbandoni incontrollati di rifiuti la polizia locale di Trento è dotata di telecamere di ultima generazione in grado di fissare le immagini delle azioni criminose.
Eventuali segnalazioni di rifiuti abbandonati vanno inviate a poliziam.nucleooperativoambientale@comune.trento.it