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lunedì 23 Gennaio, 2023
di Redazione
Comunità intraprendenti: le diverse risposte della comunità attiva alle sfide future
Le economie di prossimità su base comunitaria, forme auto-organizzate di imprenditorialità locale virtuosa, sono al centro del rapporto di Euricse, primo in Italia su questa tematica, che è stato presentato all’Università di Trento venerdì 20 gennaio.
In questa circostanza sono stati consegnati i diplomi ai corsisti che hanno frequentato il Master Universitario in Gestione di Imprese Sociali nell’anno 2021-22, l’iniziativa formativa targata Euricse e Università di Trento avviata nel 1995.
Nell’occasione è stato fatto anche il punto sulle competenze per lavorare nel Terzo Settore, con la presentazione di contenuti didattici legati al Master GIS come la Guida Multimediale e il MOOC, sui principali temi che riguardano le Imprese Sociali e la loro gestione. Interessanti testimonianze sono state offerte dalla food coop Stadera di Ravenna e La Portineria de la Paix di Trento, che stanno cercando di dare risposte concrete ai bisogni della comunità. All’incontro erano presenti il direttore di Euricse Riccardo Bodini e il prof. Marco Bombardelli, a lungo direttore del Master GIS.
La ricerca di Euricse sulle «Comunità Intraprendenti in Italia»
La cerimonia di consegna dei diplomi del Master GIS è stata anche una preziosa occasione per mettere a fuoco le competenze da sviluppare per avviare un futuro professionale nel mondo del Terzo Settore e dell’Impresa Sociale, e renderlo sostenibile nel tempo. Competenze e professionalità che emergono anche dagli esempi mappati nel Rapporto sulle Comunità Intraprendenti in Italia di Euricse, la prima ricerca del genere in Italia che ripercorre quelle diverse esperienze di cittadinanza attiva, nate in risposta alle sfide e ai bisogni della comunità. Riccardo Bodini, direttore di Euricse, ha ricordato come questo rapporto sia solo il primo passo di un progetto pluriennale ed articolato, intitolato appunto “Comunità Intraprendenti”, con il quale l’istituto, che già vanta una lunga esperienza di ricerca sulle imprese di comunità, ha voluto mappare il fenomeno delle diverse economie di comunità emergenti nel nostro Paese. Oltre all’impegno scientifico di Euricse, il percorso vede il contributo e la collaborazione di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Crc, Fondazione con il Sud, Fondo Sviluppo Fvg e Alleanza delle Cooperative Italiane.
«Si parla di “comunità intraprendente”, ha spiegato Jacopo Sforzi, ricercatore di Euricse e coordinatore scientifico del progetto – quando coesistono tre elementi fondamentali: l’auto-organizzazione attraverso iniziative imprenditoriali autonome; il beneficio comunitario per affrontare problemi economici, sociali ed ambientali; la partecipazione
della comunità, con un coinvolgimento attivo dei cittadini. Il primo rapporto pubblicato lo scorso ottobre, a cui seguiranno altri approfondimenti e rapporti specifici, considera 687 realtà attive in Italia suddivise in 9 tipologie di comunità intraprendenti ed è dedicato ad analizzare la diffusione, l’evoluzione negli anni, i tratti distintivi e le particolarità” di questo fenomeno».
Il Rapporto di Euricse è arricchito anche dai “Podcast intraprendenti”, contenuti multimediali che narrano cinque esperienze di nuove economie di prossimità e attivismo civico, e che si possono ascoltare sulle piattaforme Spreaker, Spotify o Google Podcast. Le interviste, accompagnate da una serie di approfondimenti, arricchiscono le riflessioni sui vari modelli di comunità intraprendenti che si stanno diffondendo oggi in Italia.
Le testimonianze: da Trento e Ravenna
Ad arricchire l’evento di venerdì scorso sono state le testimonianze di Enrico De Sanso per la food coop Stadera di Ravenna e di Giulia Cutello per La Portineria de la Paix, di Trento, esperienze nate da pochi anni che stanno cercando di dare risposte concrete ai bisogni della comunità.
La Portineria de la Paix è un esempio di welfare di prossimità avviato nel 2021 e rappresenta il volto più sociale delle attività del circolo Arci situato in Passaggio Teatro Osele, nel centro storico di Trento. Giulia Cutello, che l’ha fondata insieme ad altri, ed attualmente ne è la coordinatrice, ha riferito: «L’idea di aprire una portineria è nata dall’osservazione di esempi virtuosi già diffusi in Italia e all’estero: il concetto di portineria di quartiere è costruito sull’esempio francese della Portineria Lulu, che è stato poi replicato in Europa assumendo caratteristiche specifiche a seconda delle peculiarità dei singoli territori. Quello della portineria è un modello che ben si adatta al contesto trentino selezionato: pur essendo in centro storico Passaggio Teatro Osele vive in parte dinamiche sociali tipiche delle periferie dei centri urbani». Il progetto di Portineria Sociale è stato realizzato grazie alla collaborazione fra Associazioni A.P.S. Dulcamara, che gestisce il Cafè de la Paix, La Chichera, Due punti, Alchemica e Arci del Trentino e supportato dal Comune di Trento. Oltre a svolgere, per l’appunto, la funzione di portineria, aprendo i cancelli e svolgendone le funzioni tipiche, si assume anche un compito ben più delicato e fondamentale: quello di presidiare il Passaggio offrendo, tra gli altri servizi anche il dog sitting o l’innaffiamento delle piante a domicilio, eventi culturali e i laboratori.
Stadera nasce da un’esperienza diretta di Enrico De Sanso, il fondatore, di alcuni anni a Bruxelles dove ha già progettato e gestito una food coop. Una volta rientrato in Italia è venuta l’idea di creare a Ravenna una realtà simile per proporre un modello economico alternativo alla grande distribuzione, in cui i soci si riappropriano di una parte dell’attività legata al consumo. «Il funzionamento di Stadera si rifà agli esempi di New York, Parigi e Bruxelles, che sono quelli di maggiore successo nel mondo. È una cooperativa di consumatori partecipativa e i soci sono i proprietari della cooperativa, i clienti esclusivi e i gestori, perché intervengono nella conduzione quotidiana del negozio occupandosi della cassa, della sistemazione dei prodotti nelle scaffalature, nella ricezione della merce, della pulizia e dell’accoglienza dei clienti. Stadera è stata fondata a febbraio 2020 ma ha aperto ufficialmente a metà giugno a causa dell’emergenza sanitaria».
Il Master in Gestione di Imprese Sociali e la consegna dei diplomi
Il Master Universitario in Gestione di Imprese Sociali, gestito da Euricse in partnership con l’Università di Trento, Consolida Trento e CSV Trentino, è un percorso che forma le figure professionali in grado di sostenere le imprese sociali ed altri enti del Terzo Settore nelle molteplici sfide che si trovano ad affrontare, dal punto di vista gestionale, organizzativo e giuridico. La cerimonia di consegna dei diplomi sancisce la fine di un percorso articolato in 6 mesi di didattica, organizzata tra lezioni, seminari e laboratori con docenti di estrazione sia accademica sia imprenditoriale, e 5 mesi di tirocinio full time in imprese sociali ed organizzazioni non profit nazionali ed europee. Al termine dei tirocini, la quasi totalità dei corsisti ha continuato a collaborare con la stessa organizzazione, a conferma dell’alto tasso di placement che ha sempre contraddistinto il master. In tutti questi anni circa l’87% dei frequentanti ha trovato occupazione a sei mesi dal diploma, con picchi del 90%. Prima della consegna dei diplomi, nel suo intervento il prof Marco Bombardelli, per molti anni direttore è stato direttore del master, si è richiamato allo sviluppo di competenze sottolineando l’importanza della formazione per costruire profili adatti a entrare in futuro in questo tipo di organizzazioni. «Oggi gli enti del Terzo Settore, e le imprese sociali in particolare, operano in un contesto complesso, caratterizzato da un quadro normativo non sempre chiaro, da una situazione economica difficile e dall’esigenza di rapportarsi con molteplici soggetti pubblici e privati, che li conduce a confrontarsi spesso con rilevanti questioni di natura manageriale, organizzativa e giuridica. Tuttavia, non sempre trovano al loro interno figure professionali adeguate ad affrontare questo tipo di problemi. L’obiettivo del Master GIS è proprio quello di formare queste figure professionali e di mettere a disposizione degli enti del Terzo Settore collaboratori in grado di supportarli nelle numerose sfide che si trovano ad affrontare dal punto di vista manageriale, organizzativo e giuridico».
Tutti i diplomati del Master GIS a.a. 2021-22: Alessandra Baldo, Selene Borletto, Irene Buosi, Rymma Fomenko, Loris Genetin, Jessica Job, Edith Mangraviti, Claudia PinessI, Fabiana Pompermaier, Michele Semeraro. Nella foto insieme al prof. Marco Bombardelli.
Sviluppare le competenze per il Terzo Settore: gli strumenti open source di Euricse
Sul tema delle imprese sociali, Euricse ha realizzato nell’ultimo anno due prodotti di approfondimento. Il primo consiste in un MOOC (Massive Open Online Courses), ovvero una serie di pillole informative curate da alcuni docenti del Master e ricercatori Euricse sui principi dell’impresa cooperativa. Il secondo è una guida multimediale contenente le competenze chiave per la gestione delle imprese sociali. Entrambi, realizzati con il sostegno di Fondazione Caritro sono online, gratuiti, aperti a tutti e si trovano sul sito del MasterGIS e di Euricse.
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