giorno della memoria

venerdì 27 Gennaio, 2023

Giorno della Memoria. Mattarella: «Hitler e Mussolini responsabili, ma il consenso della popolazione ha aiutato»

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Nel discorso di oggi in onore delle vittime dell'olocausto, il capo di Stato ricorda come allora furono poche le persone illuminate che ebbero il coraggio di denunciare il nazifascismo

«Dare un nome e un volto alle potenze oscure, ai criminali che hanno scatenato la guerra e causato la morte di milioni di persone, significa smitizzare la cupa e sanguinosa stagione del nazifascismo e riportare l’accaduto sul terreno concreto delle colpevoli attitudini degli uomini e delle terribili potenzialità insite nel loro animo». Così afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla cerimonia in occasione della Giornata della Memoria al Quirinale. «La parte maggiore della responsabilità delle leggi e della politica razzista, in Germania e in Italia, va attribuita ai capi dei due regimi, Hitler e Mussolini. Ma il terribile meccanismo di distruzione non si sarebbe messo in moto se non avesse goduto di un consenso, a volte tacito ma comunque diffuso, nella popolazione. Un consenso con gradi e motivazioni diversi: l’adesione incondizionata, la paura, ma anche, e spesso, il conformismo e quell’orribile apatia morale costituita dall’indifferenza. Poche e isolate furono le figure illuminate che, in Germania e in Italia, levarono la propria voce per condannare il razzismo e la sua letale deriva», ha aggiunto il capo dello Stato. «Ci furono tanti italiani, i giusti, che rischiando e a volte perdendo la propria vita, decisero di resistere alla barbarie nazista, nascondendo o aiutando gli ebrei a scappare. Rendendo oggi onore a questi italiani, non possiamo sottacere anche l’esistenza di delatori, informatori e traditori che consegnarono vite umane agli assassini, per fanatismo o in vile cambio di denaro».