mondo
martedì 7 Marzo, 2023
Pena di 15 anni alla Tsikhanouskaya, grande oppositrice di Lukashenko
di Redazione
La leader bielorussa in esilio è accusata di creazione e guida di un gruppo estremista, di incitamento all'odio e di danneggiamento della sicurezza nazionale e cospirazione per ribaltare il governo

Una Corte della Bielorussia ha condannato a 15 anni di carcere la leader dell’opposizione in esilio Sviatlana Tsikhanouskaya, a seguito di un processo in contumacia, per accuse fra cui quella di avere cospirato per ribaltare il governo. Tsikhanouskaya e altri quattro esponenti dell’opposizione sono stati processati in contumacia nella capitale bielorussa, Minsk. Sono inoltre accusati di creazione e guida di un gruppo estremista, di incitamento all’odio e di danneggiamento della sicurezza nazionale. Tutti e cinque hanno lasciato la Bielorussia a seguito delle massicce proteste senza precedenti scoppiate nel 2020 dopo che il presidente autoritario Alexander Lukashenko si era assicurato il suo sesto mandato in elezioni contestate.
L’opposizione e l’Occidente hanno denunciato brogli alle urne. Le manifestazioni che seguirono sono state le più grandi da quando Lukashenko è entrato in carica nel 1994. Da allora Lukashenko gestisce il Paese con il pugno di ferro. Il suo governo ha scatenato una brutale repressione contro i manifestanti, arrestandone più di 35mila.
«15 anni di carcere. È così che il regime ha ‘ricompensato’ il mio lavoro per i cambiamenti democratici in Bielorussia. Ma oggi non penso a questo. Penso a migliaia di innocenti, detenuti e condannati a pene detentive reali. Non mi fermerò finché ognuno di loro non sarà rilasciato» ha scritto su Twitter Tsikhanouskaya.
«La condanna a 15 anni in contumacia da parte della giustizia della Bielorussia della leader dell’opposizione democratica in esilio, Svetlana Tsikhanouskaya, è una atto di palese e somma ingiustizia. Lukashenko è diventato il principale sostenitore di Putin perché ne condivide l’obiettivo di impedire che libertà, democrazia ed europeismo dall’Ucraina si diffondano a Minsk come a Mosca», ha scritto su Facebook il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova. «L’Ue deve sostenere Kiev e proteggere in ogni modo chi non si vuole arrendere all’autocrate bielorusso», conclude. «Una magistratura asservita al potere continua a perseguitare chi si oppone alla dittatura. Solidarietà a chi si batte per la libertà della Bielorussia», scrive su Twitter Laura Boldrini, deputata Pd.
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