Animali
martedì 14 Marzo, 2023
di Davide Orsato
Slavc, «papà» di tanti dei lupi che scorrazzano anche per il Trentino è quasi certamente morto. E con lui finisce la prima storica coppia alfa delle Alpi orientali dopo il ritorno in zona di questo predatore. Ne è covinta l’associazione «Io non ho paura del lupo» costituita da volontari ma anche da specialisti, come biologi, che seguono la presenza dell’animale in Italia, promuovendone la convivenza con gli uomini. «Questa coppia di lupi – spiega l’associazione – rimasta insieme per circa dieci anni, ha messo al mondo almeno 42 cuccioli e, attraverso la dispersione dei propri nati, ha contribuito in maniera decisiva al ripopolamento naturale delle Alpi». Lo storico incontro è avvenuto nel 2012 e sembra uscito dalle pagine di romanziere ottocentesco: lui originario della Slovenia, lei dell’Appennino. Si sono incontrati a metà strada, sulla Lessinia veronese, dove hanno trovato l’habitat ideale. Grazie alla naturale presenza di specie selvatiche, dai cinghiali ai caprioli, ma anche – cosa che ha creato più di un problema con la popolazione locale – per quella delle mucche al pascolo, abitualmente lasciate libere all’esterno dei recinti. I loro cuccioli sono nati tutti lì, nella tana della Foresta dei Folignani, al confine tra Veneto e Trentino e, una volta cresciuti, si sono spostati, formando altri branchi, tra cui quello del Carega, particolarmente attivo in Vallagarina. Fino ad allora il Trentino aveva visto, a partire dal 2008, solo esemplari in transito, che non si erano costituiti in branchi. Si sospetta anche che molti dei lupi rinvenuti morti in zona, spesso dopo l’impatto con auto e in particolare nel corso del 2021, potessero essere correlati al «branco veronese».
La morte di Giulietta
La storia d’amore lunga dieci anni, un’eternità per i tempi di questi animali si è conclusa a inizio 2022, a seguito della morte di Giulietta, avvenuta nei primi mesi del 2022. Gli osservatori a distanza del branco se ne sono accorti perché hanno visto Slavc accompagnato da un’altra femmina, «Orecchio Mozzo», battezzata così per una ferita all’orecchio sinistro, che risultava avere appena partorito. Si è fatto chiarezza solo nel mese d’agosto. «Durante l’estate – fa sapere sempre l’associazione – diverse informazioni che ci sono casualmente giunte da appassionati, escursionisti e abitanti del territorio ci hanno permesso, una volta messe insieme, di ipotizzare che la causa della morte di Giulietta possa essere riconducibile ad uno scontro tra lupi avvenuto a metà gennaio del 2022. In questo scontro la lupa Giuletta sarebbe stata ferita mortalmente dagli elementi di un branco rivale, presumibilmente il Branco della Lessinia Orientale. Alcune immagini che abbiamo successivamente raccolto testimonierebbero il rinvenimento da parte di un escursionista di una possibile carcassa di canide di cui restavano colonna vertebrale e testa, interamente consumata da selvatici, possibilmente riconducibile a Giulietta».
Che fine ha fatto Slavc?
Non ci sono invece, certezze assolute sulla fine di Slavc, se non che non è più stato visto alla guida del branco. Non solo: dall’inizio del 2023 «Orecchio Mozzo» è stata osservata accompagnata da un altro maschio. «Entrambi – nota “Io non ho paura del lupo” – apparivano essere in atteggiamento dominante. Alla luce di questo è altamente ipotizzabile che durante l’inverno 2022/2023 anche Slavc sia morto, tuttavia ad oggi non è possibile stabilirne le cause».
innovazioni
di Redazione
Il portale, che sarà curato da Siram Veolia in stretta sinergia con Trentino Sviluppo, valuterà tramite un’apposita commissione tecnica le realtà più promettenti e costruirà per loro percorsi ad hoc di incubazione, integrazione e scale-up