politica
martedì 25 Aprile, 2023
di Donatello Baldo
«Mi viene chiesto se domani parteciperò o se, da presidente della Provincia, avrei partecipato alle cerimonie in occasione del 25 aprile». E così la candidata di Fratelli d’Italia Francesca Gerosa risponde a questo sulla sua pagina Facebook: «Quando a un rappresentante di Fratelli d’Italia viene chiesto se festeggia il 25 aprile, si pensa erroneamente di metterlo in difficoltà. Io lo voglio dire a chiare lettere: la libertà della nostra Nazione, del nostro Popolo e delle nostre Istituzioni sono un valore non negoziabile. Il valore della libertà non è appannaggio esclusivo di qualcuno. E — aggiunge — Fratelli d’Italia non accetta lezioni di democrazia: mai nella nostra storia recente, infatti, il Parlamento, cuore pulsante della nostra Repubblica, ha avuto un ruolo centrale ed è stato rispettato dal governo, quello guidato da Giorgia Meloni». Lei però non sarà presente alle celebrazioni, come non sarà alla cerimonia ufficiale nemmeno il deputato trentino di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi. A differenza del governatore Fugatti che invece sarà in piazza.
Ma le differenze tra Fratelli d’Italia e Fugatti non sono solo queste. Sono prettamente politiche, o meglio elettorali.
Su questo è il deputato e commissario trentino del partito di Giorgia Meloni a prendere la parola. Se la prende con il capogruppo a Palazzo Trentini Claudio Cia che ha difeso il governatore sulla gestione dell’orso e dice: «Ignorare i gravi atteggiamenti di autosufficienza del presidente Fugatti che dichiara di essere pronto a correre da solo alle prossime elezioni voltando le spalle alla coalizione di governo nazionale, anche senza i voti per poterlo fare, rappresenta un errore strategico del Presidente Fugatti e di chi, creando ambiguità sul proprio atteggiamento, non obietta nulla dall’interno di Fratelli d’Italia, anzi ringrazia.
Ritentiamo che Fratelli d’Italia meriti e rivendichi un ruolo attivo centrale nella futura coalizione e che non sia all’altezza del ruolo del principale partito di governo rimettersi a ruoli comprimari se non secondari, come sarebbero auspicati da chi sulla stampa evita di ricordare come Fratelli d’Italia sia impegnata ad ogni livello alla costruzione di una classe dirigente (di cui bisogna essere all’altezza) capace di dettare la linea e non di ubbidire acriticamente a quella imposta, escludendo FdI da ogni condivisione».
Contro Cia, una bordata: «Per quanto mi riguarda i protagonismi personali, questi sono una grande ricchezza nel partito sino a quanto non si sostituiscono a quello dell’interesse generale del partito che rappresentiamo che può essere per il Trentino la più grande opportunità riconosciutagli negli ultimi decenni».