la curiosità

venerdì 9 Febbraio, 2024

A caccia del gallo cedrone che bloccò sulle piste anche l’azzurra Dorothea Wierer: verrà radiocollarato

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La Provincia ha comunicato che l’esemplare maschio che ha mostrato «comportamento anomalo» a Passo di Lavazè verrà trasferito in un luogo idoneo per le sue caratteristiche

Dopo «l’agguato» alla campionessa del mondo di biathlon Dorothea Wierer, che durante gli allenamenti se l’era trovato davanti e aveva dovuto fare marcia indietro per tornare da dove era venuta, il gallo cedrone era diventato la star delle piste da sci di fondo del Passo di Lavazè, a Ville di Fiemme. Chiunque lo ha incontrato nel weekend scorso si è fermato per fare un selfie o per riprenderlo, tanto che l’animale è riuscito a spopolare sui social, comparendo anche sul profilo della stessa campionessa altoatesina. Una vera celebrità, la cui carriera però è finita ancor prima di cominciare. Con una determina della Provincia è stato deciso di «catturare e spostare in un luogo più idoneo per caratteristiche ambientali ed ecologiche» il gallo cedrone maschio. Ad occuparsene saranno i forestali.
«Comportamento anomalo»
La sua presenza sui sentieri sciistici era anomala. Senza mostrare alcun tipo di paura passeggiava tranquillamente sulle piste da sci bloccando gli sciatori che si trovavano impossibilitati a proseguire. L’animale era diventato un rischio sia per la sua incolumità che per quella delle persone, e che curiosamente non mostrava alcun timore nei confronti dei passanti. Era stato raccomandato a tutti, in caso d’incontro, di non avvicinarsi all’animale e di non provare ad instaurare un rapporto, perché quando il gallo avverte la paura può passare all’attacco, iniziando a beccare e a graffiare, provocando gravi perite all’aggredito.
Considerando che la stagione degli amori inizia decisamente più avanti, tra aprile e maggio, il comportamento dell’animale è alquanto strano, soprattutto se si tiene in considerazione l’assenza di paura verso il genere umano, improprio della specie, che di solito, quando viene avvicinato, per spirito di autoconservazione, tende a scappare nella foresta, evitando qualsiasi contatto con le altre specie animali.
«I comportamenti anomali di alcuni individui della specie sono da tempo documentati in letteratura — si legge nella determinazione — ma sembra che ultimamente siano maggiormente frequenti rispetto al passato». Niente di eccessivamente preoccupante, ma comunque un qualcosa a cui si deve prestare una certa attenzione. L’aumento esponenziale di questi comportamenti è quasi sicuramente dovuto a un agente esterno, il che ha spinto gli studiosi a indagare più a fondo, per cercare di capire cosa o chi sta cambiando il comportamento di questa specie animale. «Si sta cercando di capire se esista un nesso tra questo aumento della numerosità degli eventi e alcune variabili ambientali, quale ad esempio il cambiamento climatico» prosegue il testo.
Radiotrasmettitore da applicare
Dopo la cattura l’Osservatorio faunistico ha dato il suo parere favorevole alla radiomarcatura di questo esemplare con un marchingegno «appositamente ideato per la specie», per registrare e controllare i suoi spostamenti, «monitorare la sua salute e contribuire alla raccolta di informazioni utili a documentare simili comportamenti confidenti». Il tema salute per questo animale non va sottovalutano, non va dimenticato infatti che il gallo cedrone è specie vulnerabile, ovvero in pericolo di estinzione nel breve e medio termine. Un’accortezza, quindi, quella di radiomarcare l’animale dopo la cattura, per cercare di preservarlo. La salute del gallo insomma è al primo posto, tanto che dopo la cattura si è deciso di spostarlo «in una zona che risponda alle sue esigenze eco-etologiche».