musica

lunedì 16 Settembre, 2024

A «I Suoni delle Dolomiti» tornano la voce e il pianoforte ricchi di swing di Raphael Gualazzi

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Appuntamento per martedì 17 settembre (ore 12) a Malga Brenta Bassa: questo è il secondo dei quattro concerti «accessibili» previsti in questa edizione del Festival
Ancora una settimana piena di musica in alta quota tra le montagne del Trentino, grazie alla 29esima edizione de I Suoni delle Dolomiti. Si comincia con la voce e il piano swinganti di Raphael Gualazzi per proseguire con le atmosfere magiche e intrise di spiritualità del Gurdjieff Ensemble (19 settembre al Rifugio Roda di Vaèl), con il jazz fra Europa e Medio Oriente del contrabbasso di Renaud Garcia-Fons (21 settembre a Sagròn Mis loc. Giasenei) e infine con l’irresistibile mix di Mozart e Mambo della cornista americana Sarah Willis e della sua Sarahbanda (22 settembre a Camp Centener).

Il programma

Martedì 17 settembre (ore 12), il bellissimo anfiteatro naturale di Malga Brenta Bassa, nel cuore della Val Brenta, sovrastato da una corona di cime tra le quali si impone il Crozzòn di Brenta, saluterà il gradito ritorno di Raphael Gualazzi, musicista e cantautore che in passato ha già preso parte con successo al Festival.
Classe 1981, Raphael Gualazzi è tante cose: cantautore, compositore, arrangiatore, musicista e produttore. Dopo gli studi classici al Conservatorio, ha sperimentato vari generi musicali e il grande pubblico lo ha conquistato con la sua simpatia e un naturale senso dello swing. Uno dei suoi grandi amori è infatti da sempre il jazz, soprattutto quello più ruspante e coinvolgente. Un amore che il cantautore di Urbino fa confluire nelle sue canzoni e che si coglie anche nel suo modo di cantare e di suonare il pianoforte. Riflessivo, appassionato, romantico, divertente: Gualazzi è un po’ tutto questo e altro ancora. Come dimostra il suo ultimo album, Dreams, nel quale echi neoclassici si alternano a climi più prossimi al funk.

A Malga Brenta Bassa si arriva da Madonna di Campiglio con navetta a pagamento o in automobile negli orari in cui è consentito, raggiungendo Vallesinella, da dove si prosegue a piedi passando dalle Cascate di Mezzo (0.40 minuti di cammino, dislivello in discesa 250 m, difficoltà E). Oppure da Sant’Antonio di Mavignola seguendo in macchina le indicazioni della Val Brenta (parcheggio a pagamento fino ad esaurimento posti) e poi a piedi lungo il sentiero nr.  323 (0.30 minuti di cammino dal parcheggio più vicino al luogo del concerto, dislivello 150 m, difficoltà E; 1 ora 30 di cammino dal parcheggio più lontano al luogo del concerto). In caso di maltempo il concerto di Rapahel Gualazzi sarà recuperato alle ore 17.30 al Paladolomiti di Pinzolo.

Questo in Val Brenta è il secondo dei quattro concerti “accessibili” previsti in questa edizione del Festival. Nei luoghi di questi concerti sarà garantita l’assistenza alle persone con disabilità. In particolare, un supporto per consentire di raggiungere il luogo del concerto – anche grazie a speciali mezzi e bike inclusivi, compresi alcuni nuovi modelli di Joelette dotati di assistenza elettrica. Per le persone con disabilità uditiva, la possibilità di utilizzare gli speciali zainetti Subpac. Per iscriversi e richiedere i servizi di supporto e accompagnamento dal parcheggio al luogo dell’evento, così come l’utilizzo dei Subpac sarà sufficiente contattare Re-Moove, azienda trentina specializzata in mobilità inclusiva (www.re-moove.it/) attraverso l’indirizzo e-mail dedicato o i numeri a disposizione, compreso Whatsapp. Questi i contatti: isuoniaccessibili@re-moove.it – Tel. 0464 076840 – Whatsapp 351 7181793

Giovedì 19 settembre (ore 14) si dovrà salire ai 2.300 m del Rifugio Roda di Vael, situato sulla Sella del Ciampàz, nella zona meridionale del Gruppo del Catinaccio Rosengarten, per assistere a uno dei concerti più preziosi della 29esima edizione de I Suoni delle Dolomiti, quello del Gurdjieff Ensemble, gruppo strumentale proveniente dall’Armenia che dal 2008, grazie anche ad alcuni album per l’importante etichetta tedesca ECM, sta portando nel mondo i suoni di una terra ricca di cultura ma anche segnata dalla sofferenza. Il Gurdjieff Ensemble, diretto da Levon Eskenian, si rifà esplicitamente agli insegnamenti del filosofo, scrittore, mistico, compositore, musicista e maestro di danze Georges Ivanovič Gurdjieff, una sorta di Socrate moderno vissuto tra il 1872 e il 1949 il cui lascito ha fatto numerosissimi proseliti in tutto il mondo.  Con l’ausilio di strumenti tradizionali a fiato, a corde e a percussione, quali Il duduk, il kanon, l’oud il santur e il tmbuk, il Gurdjieff Ensemble porta l’ascoltatore a immergersi in un’atmosfera sospesa nel tempo e nello spazio, profondamente intrisa di quella sacralità che contraddistingue il misticismo sufi.

Il luogo del concerto si raggiunge da Vigo di Fassa con la funivia Catinaccio e poi a piedi lungo il sentiero Vial da Le Feide (1.30 ore di cammino, dislivello circa 300 metri, difficoltà E). Oppure dalla località Carezza con la seggiovia Paolina, poi a piedi seguendo sentiero 539 fino al monumento Christomannos e poi il sentiero 549 (50 minuti di cammino, dislivello circa 130 metri, difficoltà E). Il concerto si svolgerà a circa 20 minuti di cammino dal Rifugio, verso il Passo delle Cigolade. In caso di maltempo avrà luogo alle ore 17:30 presso l’Oratorio Parrocchiale di Pozza.

Altri suoni profumati d’Oriente, ma non solo, saranno al centro del concerto di sabato 21 settembre (ore 12) in programma in Località Giasenei, sopra l’abitato di Sagron Mis, tra il gruppo delle Pale di San Martino e del Cimonega – Vette Feltrine. Ne sarà protagonista il contrabbassista francese Renaud Garcia-Fons, definito “il Paganini del contrabbasso”.  Renaud Garcia-Fons è infatti uno dei massimi specialisti europei del suo strumento, che sfrutta in tutte le risorse espressive, soprattutto melodiche, grazie all’uso virtuosistico dell’archetto. Influenzato dal suo maestro e mentore Francois Rabbath, il musicista parigino ha preso la strada jazz dopo gli studi al conservatorio per poi avvicinarsi alle musiche del mondo provenienti dall’Andalusia, dall’America Latina, dall’India, dal mondo arabo, senza mai abbandonare la propria matrice mediterranea e facendo tesoro del proprio background classico.
Renaud Garcia-Fons suonerà in trio con Il fisarmonicista David Venitucci e il vibrafonista e percussionista Stephen Caracci, con i quali ha registrato l’album La vie devant soi, ricco di preziosi profumi cameristici e di altrettante sfumature.

Località Giasenei si raggiunge da Primiero in automobile seguendo le indicazioni per Passo Cereda/Sagron Mis (12 km); poi all’altezza dell’abitato di Mis si gira a destra e si seguono le indicazioni del festival fino alla località Giasenei (parcheggi fino ad esaurimento). Oppure da Agordo (BL) in automobile seguendo le indicazioni per Gosaldo/Passo Cereda fino a raggiungere l’abitato di Mis (23 km); poi si gira a sinistra seguendo le indicazioni del festival fino alla località Giasenei (parcheggi fino ad esaurimento). Recupero in caso di maltempo: ore 17.30. Auditorium Intercomunale di Primiero.

Domenica 22 (ore 12), sarà quindi la volta di una cornista classica, l’americana Sarah Willis, diventata nel 2001 primo membro donna della sezione degli ottoni dei prestigiosi Berliner Philhamoniker, di cui oggi è primo corno. Con lei ci sarà un gruppo dal nome curioso, The Sarahbanda, formato da musicisti cubani indissolubilmente legati ai suoni, ai ritmi e ai colori di una delle isole più musicali al mondo. Ancora più singolare sarà la musica proposta: instancabile ambasciatrice del suo strumento, Sarah Willis si è recata a Cuba per tenere una masterclass e la musica e i musicisti che ha incontrato hanno avuto un enorme impatto su di lei tanto da dare il via al progetto Mozart Y Mambo, originale mix tra la musica del grande compositore austriaco a quella tradizionale cubana. The Sarahbanda è la versione da camera del progetto, che sulle Dolomiti sarà ospitato a Camp Centener, sopra Madonna di Campiglio, distesa di pascoli appartenenti all’antica Regola di Spinale-Manèz aperta sulla bellezza delle Dolomiti di Brenta.

Camp Centener è raggiungibile da Passo Campo Carlo Magno con l’apertura della telecabina Grostè (nelle vicinanze dell’impianto parcheggio a pagamento) fino al 1° tronco (Rifugio Boch) e poi a piedi (40 minuti di cammino, dislivello 10 metri, difficoltà E). Oppure da Madonna di Campiglio con la telecabina Spinale e poi a piedi (50 minuti di cammino, dislivello 50 metri, difficoltà E). Gli impianti saranno aperti con orario continuato. Recupero in caso di maltempo: Palacampiglio di Madonna di Campiglio (ore 17.30).

Aggiornamenti, programma, storia e curiosità sul nuovo sito del festival   www.isuonidelledolomiti.it