La giostra

sabato 1 Aprile, 2023

A passeggio tra i muretti della val di Cembra con gli Alpaca

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Un allevamento dei tipici animali delle Ande, dagli occhi dolci e dal pelo morbidissimo. Ora se ne trovano trentacinque, con undici cuccioli in arrivo

Ma quanto bella è la val di Cembra?
Forte, antica, ruvida. Tra le sue particolarità è conosciuta per i suoi muretti a secco realizzati senza l’ausilio di nessun collante, cemento, armatura o malta, ma con solo l’incastro ingegnoso di pietre di porfido. I muretti dividono, anzi disegnano, il panorama della val di Cembra, con i suoi terrazzamenti ricchi di vigneti, frutteti e boschi e le storiche cave di porfido rosso.
A guardarla dall’alto si presenta come un lungo balcone. Pensate, che questo modo ingegnoso e rispettoso dell’ambiente richiama l’antica vocazione alla coltivazione dei suoi abitanti che con tenacia, nei secoli, hanno «rimodellato» le pendici montane. La Val di Cembra è membro dell’Alleanza mondiale dei paesaggi terrazzati, dal 2018 è patrimonio immateriale Unesco per «l’arte dei muretti a secco», riconoscimento assegnato a solo 8 paesi europei (Italia, Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera). La sua viticoltura terrazzata è stata inserita nel 2020 nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici.
E allora, non vi è venuta voglia di conoscerla da vicino? Magari con una facile passeggiata tra vigneti e muretti a secco in modo nuovo e originale… in compagnia di splendidi, dolci e (lasciatemelo dire) bellissimi alpaca!
Immersa nelle campagne della Val di Cembra, a Lisignago, si trova l’azienda agricola «Silpaca» di Silvio e Ilaria, due giovani imprenditori che hanno dato vita a un progetto che comprende non solo lo sviluppo delle coltivazioni tipiche del territorio come viti, meli e piccoli frutti, ma anche dell’apicoltura e, dal 2013, a uno tra i primi allevamenti di alpaca del Trentino. «È stato amore a prima vista – racconta Ilaria – è bastato un solo incontro con questi meravigliosi animali per convincerci a intraprendere quest’avventura. Apprezzati per la loro morbidissima lana fin dall’antichità, gli alpaca sono animali docili, curiosi e intelligenti, particolarmente adatti alle attività ludiche e didattiche con adulti e bambini. Per noi Silpaca significa famiglia, passione per il nostro lavoro, spirito di collaborazione, amore per gli animali, vita all’aria aperta, condivisione e sorrisi».
La storia di Ilaria e Silvio è una storia d’amore e di passioni condivise. Lui dopo essersi diplomato all’Istituto agrario di San Michele all’Adige ha seguito il sogno trasmesso sin da quando era piccolo da papà Elio. In azienda Silvio si occupa della parte agricola, prendendosi cura dell’aviario, del meleto, del vigneto e dei piccoli frutti. Ilaria, laureata in matematica con un’immensa passione per la natura, si dedica agli animali e alle persone, è operatrice di pet therapy e guida ambientale escursionistica. Insieme propongono visite alla loro azienda agricola e diversi itinerari per conoscere e interagire con questi animali, anche per le scuole (su appuntamento www.silpaca.it).
«L’importante è rispettare i tempi di tutti – dice ancora Ilaria — Soprattutto i bambini possono sviluppare più rapidamente il processo di apprendimento favorendo l’apertura a nuove esperienze e nuovi interessi. Tramite le nostre proposte, adatte a tutte le età, cerchiamo di trasmettere la passione per gli alpaca, per la vita all’aria aperta e la campagna».
Ma quindi, che animali sono questi alpaca, dagli occhioni dolci e dal pelo morbidissimo? Ilaria sorride. «Gli alpaca sono animali timidi e delicati, amano stare in gruppo e soffrono la solitudine. Da noi al momento ce ne sono 35, con 11 cuccioli in arrivo che non vediamo l’ora di vedere. Sono dei gran camminatori e anche dei gran chiacchieroni perché vocalizzano tantissimo, il verso che fanno si chiama humming». E poi ognuno ha il proprio carattere. «In passeggiata troverete il bell’Artù, Manolo, il più temerario e sempre a capofila, Eolo, tranquillo e sereno, a chiudere la passeggiata. E ancora Cacao che vuole stare a metà perché deve controllare tutti, il calmo Happy, nero ed elegantissimo e Picasso, detto il bello e impossibile perché è furbetto, ma è talmente bello che gliele si perdona tutte».