Vandali

giovedì 22 Agosto, 2024

A Riva la cultura va in fiamme: terzo incendio appiccato alla casetta dei libri

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La vicesindaca Betta: «Stiamo valutando se sia possibile installare una telecamera»

Nella notte tra martedì 20 e mercoledì 21 agosto è andato in scena il terzo atto vandalico ai danni della casetta dedicata al bookcrossing, dove chiunque può riporre o prendere in prestito libri da leggere, che è posizionata nel parco giochi di viale della Liberazione. Uno strumento, questo, installato e portato avanti grazie al lavoro svolto dai giovani volontari che hanno preso parte al progetto «Io ci sono», organizzato dal Casa Mia, e rovinato, per la terza volta nel corso degli ultimi mesi, da ignoti. Già in occasione dei primi due episodi, nonostante lo sconforto iniziale, la casetta era stata sistemata e resa nuovamente funzionale, con la speranza che ciò non accadesse più. Ieri (mercoledì 21 agosto ndr) mattina, però, alcuni ragazzi hanno notato la porticina della casetta a terra e, nell’avvicinarsi per capire cosa fosse successo, hanno scoperto che si trattava dell’ennesimo atto vandalico. Un episodio che lascia l’amaro in bocca e che obbliga l’amministrazione comunale a valutare determinati interventi volti a salvaguardare il parco da soggetti che non hanno rispetto verso i beni comuni: «Stiamo valutando se sia possibile installare una telecamera – spiega Silvia Betta, vice sindaca di Riva del Garda – perché dopo il terzo atto di vandalismo è chiaro che questa casetta sia stata presa di mira. È significativo notare come ci siano giovani che si mettono a servizio della comunità creando questi spazi per tutti e come invece ci siano altri individui che distruggono il bene pubblico. Vogliamo dare un presidio alla casetta anche vista la sua collocazione all’interno di un parco giochi. Non ci sono elementi che ci fanno preoccupare per la sicurezza dei bambini, questi atti vandalici avvengono a tarda notte di nascosto» conclude Betta. A esprimere parole di amarezza anche la presidente di Casa Mia, Mariacristina Rizzonelli: «Dispiace davvero tanto per quanto accaduto, è la terza volta in cui viene vandalizzata questa casetta – spiega -. In precedenza era stata sistemata dai ragazzi, i quali si erano impegnati tanto ed erano molto felici del lavoro svolto. Sono stati loro a segnalare quest’ultimo episodio, a dimostrazione di come la sentano propria. Dispiace perché è situata in un punto centrale e funzionale del parco, sia per i bambini che per le famiglie. Non è un bel segnale, perché significa che è stata bersagliata per qualche motivo. Credo, però, che sia importante non abbattersi. Dobbiamo rimboccarci le maniche e per l’ennesima volta ricostruirla. Questo, per dimostrare che il bene vince nonostante tutto. I valori della solidarietà, dell’amicizia e della resilienza sono fondamentali e devono rimanere a prescindere da ciò che possa accadere. Gli artefici sappiano che non ci arrenderemo e che a prescindere da queste azioni noi andremo avanti». «Questa casetta rappresenta un bene comune – aggiunge Benedetta Zucchelli dell’Apsp -. Ieri mattina, assieme ai ragazzi, siamo andati al parco con l’obiettivo di recuperare i pezzi che sono stati distrutti. Loro erano molto dispiaciuti. Nelle settimane passate era stata ripristinata anche grazie all’aiuto dei bambini del Centro Girandola, quindi abbiamo informato anche le loro educatrici. Ora valuteremo come aggiustarla».