Il match
domenica 13 Novembre, 2022
di Paolo Trentini
Vincere per tenere il ritmo delle migliori. Stretta tra i primi due impegni del girone di Champions League (10 e 16 novembre) l’Itas Trentino si rituffa in campionato e cerca un nuovo risultato positivo contro Taranto per certificare il buon momento di forma e compiere altri passi importanti in una classifica molto corta. Un successo odierno consentirebbe ai whites di mantenere il secondo, posto pur con una partita in più, e avvicinarsi nel migliore dei modi alla trasferta in Repubblica Ceca, di mercoledì, e pure alla Coppa Italia. Alla Blm Group Arena (inizio ore 18) arriva la penultima forza di campionato, ma questo non deve far pensare a un incontro facile. Non solo perché i punti che intercorrono tra i due sestetti non sono moltissimi (7), ma perché i pugliesi nelle prime sei giornate di campionato hanno dimostrato di valere la categoria anche perché la regular season si è rivelata molto equilibrata e all’insegna delle sorprese. Il successo casalingo in tre set su Monza e la vittoria per 3-2 a Verona sono le due imprese più eclatanti, ma il team allenato da Di Pinto ha reso la vita difficile anche a Civitanova, Cisterna e Piacenza nonostante le sconfitte tutte per 0-3. I punti di riferimento del gioco impostato dal regista Falaschi sono principalmente il giovane opposto Stefani e il martello canadese Loeppky (tra i più completi del torneo), ma nel roster rossoblù ci sono altre individualità importanti come l’ex Oleg Antonov: «Abbiamo ancora quattro partite da giocare – rivela il tecnico Angelo Lorenzetti – prima di concludere il nostro girone d’andata e ognuna di queste mette in palio punti fondamentali per riuscire a qualificarsi nel miglior modo possibile alla final eight di Coppa Italia.
La sfida con Taranto rappresenta quindi un passaggio importante della nostra corsa verso quell’obiettivo, ma anche un momento per trovare conferme sul nostro stato attuale di forma e sulla capacità di tenere sempre alta l’attenzione in più partite nell’arco della stessa settimana. I tarantini sono una squadra che gioca una pallavolo di buon livello soprattutto se le viene dato modo di caricarsi e prendere fiducia».
L’imperativo è quello di imporre immediatamente il proprio ritmo e impedire agli ospiti di trovare continuità d’azione. Nelle precedenti tre sfide casalinghe sin qua disputate in regular season, Trento ha sempre ottenuto punti e per cercare di ottenere la quarta vittoria consecutiva tra Supercoppa, Campionato e Champions League, Lorenzetti dovrà fare a meno dello schiacciatore Oreste Cavuto fermatosi in settimana per una lesione agli addominali (non si conoscono ancora i tempi di recupero, ma si teme uno stop di oltre un mese), ma potrà contare su tutti gli altri tredici effettivi della rosa. Rispetto all’ultima gara rientreranno tutti i titolari e si dovrebbe rivedere lo stesso sestetto iniziale che ha schiantato Monza. Attenzione, però, alle quotazioni in rialzo di Dzavoronok e Nelli, che potrebbero entrare a gara in corso per spaccare la partita. Il confronto fra Taranto e Trentino Volley ha una storia di lunga data ripresa lo scorso anno dopo dodici anni di assenza. Tra il 2000 ed il 2010 le due Società si sono affrontate quattordici volte in scontri validi per la regular season di quello che al tempo era il campionato di Serie A1. Su sedici partite partite 9 sono a favore del Club gialloblù e 7 dei tarantini. Ad arbitrare il prossimo scontro sarà la coppia
coppia formata da Antonella Verrascina (di Roma, in Serie A dal 2017) e da Andrea Puecher (di Rubano – Padova, in massima categoria dal 2003 ed internazionale dal 2013), rispettivamente alla seconda e terza partita stagionale in SuperLega Credem Banca 2022/23. L’incontro con Taranto si preannuncia interessante sotto molti punti di vista e sarà un terreno di gioco che dimostrerà la tenuta fisica e psicologica della formazione trentina.
Tennis
di Redazione
Il campione altoatesino sulla copertina di «Tennis Magazine» che titola «Il primo della classe». Lui: «Tre anni fa nei tornei più importanti arrivavo negli ottavi, nei quarti; l'anno dopo alternavo quarti e semifinali»