il concerto

sabato 6 Luglio, 2024

A Trento arrivano i Pooh. La band è carica: «Promettiamo uno show imperdibile»

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Appuntamento alla Trentino Music Arena per martedì 9 luglio. Prossimi ad esibirsi Fiorella Mannoia e Umberto Tozzi

Cresce l’attesa per la prima delle tre date in programma per il «Trentino Summer Festival», evento che sarà inaugurato martedì 9 luglio e vedrà come protagonisti i Pooh, storica band italiana composta da Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli, che sono pronti ad illuminare il palco della Music Arena di Trento per quello che – come spiegato dagli stessi – «sarà uno show davvero imperdibile» dove ripercorreranno i loro più grandi successi, da «Dammi solo un minuto» a «Amici per sempre», passando per «Parsifal» e «Tanta voglia di lei».
Il Festival trentino proseguirà poi il prossimo 4 agosto con la partecipazione di Fiorella Mannoia per concludersi successivamente il 5 settembre con Umberto Tozzi.
I Pooh
Nati nel 1966 da un’idea di Valerio Negrini, in quasi 60 anni di carriera i Pooh hanno scritto pagine indelebili della musica italiana, vendendo oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo. Nel corso della loro carriera hanno conquistato innumerevoli premi, tra cui la vittoria della 40ª edizione del festival di Sanremo. Definiti da molti come pionieri capaci di rivoluzionare i paradigmi musicali, dalle performance live ai temi trattati all’interno dei brani, con il passare degli anni hanno conquistato l’attenzione del pubblico diventando una delle band italiane più popolari anche a livello internazionale. «L’emozione – spiega il gruppo – è sempre tanta, anche dopo tutti questi anni, il palco è sempre stata la nostra prima casa e ci dà ancora oggi una scarica di adrenalina incredibile. È il posto in cui siamo davvero a contatto con quel pubblico che ringraziamo ogni giorno da quasi 60 anni per il sostegno e l’amore che ci dà»
Il concerto
Il concerto è parte del tour «Amici per Sempre – Estate 2024» che vede la band esibirsi sui palchi di tutta Italia, da Trento a Catania, passando da Roma, Firenze e Venezia per un totale di oltre 25 date nelle città più affascinanti della penisola «dove – spiega il gruppo – la bellezza di queste location uniche farà da cornice ai grandi successi della nostra carriera per quasi tre ore di live. Dopo quasi 60 anni di carriera abbiamo fatto concerti in tutto il mondo, ma questo tour è davvero speciale. Quando ci hanno detto che avremmo suonato nei luoghi più belli d’Italia abbiamo detto: dove dobbiamo firmare? Crediamo che una carriera così lunga abbia diversi ingredienti: passione, sacrificio, dedizione e la gavetta, quella vera.
Abbiamo sempre lavorato tanto, tantissimo, sacrificando anche un po’ delle nostre vite private. Poi come in ogni cosa ci vuole un pizzico di fortuna. Affrontiamo queste location con tantissimo rispetto e con tanta meraviglia, per noi suonare in posti del genere, che tutto il mondo ci invidia, è un grandissimo onore. Abbiamo deciso di mantenere un palco minimal per non coprire la bellezza di ciò che ci circonda.
Noi ci emozioniamo insieme al nostro pubblico. Quando cantiamo certi brani ricordiamo il momento in cui quel brano è nato, dove eravamo, e gli anni che sono passati. Poi vediamo il pubblico emozionarsi davanti a noi e pensiamo a quanto sia bello far parte in qualche modo di un pezzettino della loro vita».
Amici per sempre
Nel corso della loro storia i Pooh hanno attraversato importanti cambiamenti, soprattutto tra i membri della band. La prima formazione ufficiale vedeva come protagonisti Valerio Negrini, Roby Facchinetti, Riccardo Fogli, Mauro Bertoli, Mario Goretti, Gilberto Fagioli e Bob Gillot. Dal 1973 al 2009, invece, il gruppo musicale ha mantenuto la presenza di Facchinetti e Dodi Battaglia, entrato nel 1968, con gli ulteriori ingressi di Red Canzian e Stefano D’Orazio. Valerio Negrini è rimasto all’interno della band come uno dei principali autori dei testi delle canzoni, mentre Fogli ha intrapreso una carriera da solista, per tornare parte del gruppo in occasione della tournée cinquantennale. Con il passare degli anni, a scandire due dei momenti più complicati della loro storia, la scomparsa di Negrini e D’Orazio, morti rispettivamente nel 2013 e 2020, lasciando un grande vuoto tra i protagonisti e più in generale nel panorama della musica italiana. «Abbiamo perso sicuramente due fratelli, nella vita e nel lavoro. Ma loro in realtà sono sempre con noi sul palco, Valerio e Stefano erano i nostri poeti, hanno scritto successi immortali che noi portiamo tutte le sere in scena e non smettiamo mai di ricordarli. Ogni sera sul palco c’è un momento in cui Stefano canta sul ledwall alle nostre spalle e noi lo accompagniamo».
«Abbiamo richiamato Riccardo per il nostro tour per i 50 anni di carriera nel 2016, Riccardo è una persona stupenda che porta il sole ovunque vada oltre che un grande artista. Siamo tornati insieme allora e ci siamo trovati così bene da coinvolgerlo anche l’anno scorso quando abbiamo deciso di ripartire con i grandi eventi negli stadi, il resto è storia»