L'iniziativa

domenica 22 Dicembre, 2024

A Villazzano una nuova casa di accoglienza per minori soli: la struttura di Club Voi ospita già 6 ragazzi

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Il volontario Mamadou Seck: «Vogliamo si sentano come a casa»

Una casa di accoglienza per i minori unica nel panorama trentino. Così Franco Cosner, il vicepresidente dell’Associazione Club Voi, definisce la nuova struttura a Villazzano, in via Bassetti, che da ottobre accoglie ragazzi dagli 11 ai 17 anni, italiani e stranieri, non accompagnati.
«L’associazione è nata nel 2022 con l’obiettivo di creare questa struttura — spiega — Questo è un edificio di 500 metri quadri pensato per ospitare fino a 17 ragazzi, con diverse camere, una sala da pranzo, tre bagni e un piccolo cortile all’esterno, che si trova in una zona ben collegata ai mezzi di trasporto. Al momento gli ospiti sono 6, quattro marocchini e due egiziani, tutti fra i 15 e 17 anni, regolari e accolti su richiesta dei servizi sociali, come tutti coloro che li seguiranno nei prossimi mesi».
A rendere particolare la casa sono l’atmosfera e l’autonomia garantita ai giovani utenti: «Questo è stato creato come un ambiente familiare — prosegue Cosner — Durante tutti gli anni che ho passato prima come utente al Villaggio del Fanciullo e poi lavorando nel sociale, ho sperimentato di persona cosa vuol dire avere una figura in casa sempre presente: l’idea quindi è che io viva qua con loro 24 ore su 24, e attorno a me ruotino diversi collaboratori a turno per garantire che ci siano sempre almeno due figure di riferimento, così se uno di noi deve assentarsi qualcun altro sia comunque presente. Credo che questa componente quasi familiare sia ciò che ci distingue da proposte simili sul territorio. Finché il numero di utenti rimane questo come associazione “ci arrangiamo”: quando poi il numero di ospiti aumenterà, provvederemo anche ad assumere operatori professionali e incrementare quindi il numero di persone presenti».
Oltre a dare a questi minori un posto dove vivere, l’obiettivo è anche quello di aiutarli nel loro inserimento scolastico o nel mondo del lavoro: «In questo momento l’impegno che si sono presi è quello di frequentare un corso d’italiano — sottolinea il vicepresidente — Nei prossimi giorni arriverà inoltre un altro collaboratore, che li aiuterà negli inserimenti scolastici e lavorativi, puntiamo a far sì che ognuno di loro “trovi il suo posto” a gennaio, anche se poi vogliamo sviluppare un progetto di due o tre anni. Non è comunque che “abbandoniamo” tutti dopo i 18 anni, se serve aiutiamo questi ragazzi a trovarsi un appartamento, un’altra soluzione o comunque un lavoro».
Fra i membri dell’associazione e collaboratori volontari attivi nella nuova struttura c’è anche l’ex consigliere comunale di Trento e sindacalista della Fiom Mamadou Seck: «Il nostro desiderio è che tutti questi ragazzi, qui, si sentano come a casa anche con i loro genitori lontani — commenta — Per questo lasciamo loro molta autonomia, abbiamo fissato solo poche regole, perché in ogni famiglia ci vogliono comunque delle regole, come i turni per la pulizia e l’orario di rientro la sera per ora di cena».
La casa, sede dell’associazione, è anche visitabile per chi fosse interessato: «Noi — conclude Seck — vogliamo che questa casa sia una risorsa che si aggiunge alle realtà presenti da decenni sul territorio. Già in questi primi mesi abbiamo incontrato tante altre associazioni e avviato un proficuo dialogo con i servizi sociali, che hanno dimostrato di apprezzare quella che è la nostra proposta: sappiamo che sul territorio c’è necessità anche di questo tipo di servizi e vogliamo quindi, nel nostro piccolo, assumere anche un ruolo da interlocutori».