i dati

venerdì 19 Maggio, 2023

A22, utile record a 93,55 milioni

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Scende ancora il tasso di incidentalità a 14,81. Idrogeno, nascono quattro nuovi impianti di distribuzione

Un anno straordinario quello del 2022 per l’autostrada del Brennero all’insegna dei record. «Abbiamo segnato i migliori risultati di sempre – afferma Diego Cattoni, l’ Amministratore Delegato – tanto nel fatturato, quanto nell’Ebitda, quanto nell’utile. Una gestione virtuosa ci ha permesso, infatti, di chiudere l’esercizio con 93,55 milioni di utile netto. E tutto questo a fronte di un nuovo record di investimenti in manutenzioni e sicurezza. Avere superato tutti i target ci permette di guardare con grande ottimismo e con la massima determinazione agli investimenti epocali da 7,2 miliardi che abbiamo pianificato».

Il bilancio 2022
Al lordo delle imposte, il risultato si è attestato a 130,7 milioni di euro, contro i 78,7 milioni registrati nel 2021 (+65,9%). In netta crescita anche l’Ebitda che fa segnare 213,74 milioni di euro (erano 121,14 nel 2021) e l’Ebit a 123,91 milioni (42,46 lo scorso anno). Gli ottimi risultati economici sono anche il riflesso del ritorno ai flussi di traffico pre-Covid. Il 2022 ha fatto registrare infatti un +17,4% rispetto al 2021 con un +23,45% dei chilometri percorsi dai veicoli leggeri e un +6% di quelli effettuati dai pesanti. In totale si sono superati i 5 miliardi di chilometri percorsi lungo il nastro autostradale che unisce il Brennero con Modena. Il valore della produzione, che nel 2022 è stato di 467 milioni di euro (353,1 milioni nel 2021), reca un incremento di 113,9 milioni, corrispondente ad un aumento percentuale del 32,25%. Il valore della produzione consolidato supera i 584 milioni di euro. L’area finanziaria ha contribuito al risultato di periodo con il valore di 6,8 milioni di euro. Crescono i ricavi dalle aree di servizio passando dai 13,10 milioni del 2021 ai 19,06 del 2022.

Investimenti e manutenzioni
Nonostante la ripresa dei volumi di traffico, grazie ad un’attenta programmazione, la Società ha messo in campo una nuova straordinaria stagione di manutenzioni, arrivando a investire 71,4 milioni (65,9 milioni nel 2021), più di 227.000 euro a km, nettamente al di sopra della media nazionale. Segno di un impegno che è totale anche se ancora opera in attesa del riaffido della concessione, come dimostrano gli sforzi compiuti per ammodernare l’arteria con un investimento pari a 36,8 milioni di euro (+30%).

Idrogeno, via libera ai nuovi impianti
Nella seduta di oggi il Consiglio di Amministrazione ha dato il via libera anche al progetto di realizzazione di quattro nuove stazioni di rifornimento a idrogeno per un importo di spesa di 64,2 milioni di euro. L’iniziativa rientra nel più articolato piano per la mobilità sostenibile descritto all’interno della proposta di finanza di progetto approvata dal Mit, con cui Autobrennero punta a fare dell’A22 il primo Green Corridor d’Europa. All’interno è contemplata la realizzazione di complessivi 8 nuovi centri di produzione e/o distribuzione, equamente dislocati lungo la carreggiata nord e sud del tracciato, che si andranno ad aggiungere, per un totale di nove, a quello di Bolzano sud, il primo centro di produzione e distribuzione di idrogeno green d’Italia, aperto ancora nel 2014. Una pianificazione del tutto allineata con i contenuti del Pnrr, che prevede in particolare per il periodo 2021-2026, una dotazione di 230 milioni di euro per lo sviluppo di 40 stazioni di rifornimento di idrogeno su scala nazionale. Autostrada del Brennero ha presentato un’apposita istanza per accedere a questi contributi che ha avuto esito positivo: la Società si è infatti aggiudicata un contributo di 15 milioni di euro che saranno utilizzati per la costruzione di 4 impianti di distribuzione di idrogeno: dunque 3,75 milioni per impianto, il massimo dell’ammontare ottenibile. Di qui la volontà di approvare i progetti definitivi delle quattro opere, che rappresenteranno il prossimo decisivo step dell’intera strategia dedicata al vettore energetico di Autobrennero. Le nuove realtà, che in una prima fase saranno alimentate con l’idrogeno generato a Bolzano, sorgeranno nei pressi dell’Autoporto di Sadobre, delle aree di Servizio Paganella Est ed Ovest e del CSA di Verona. Per quest’ultimo la Società riceverà un ulteriore contributo di 1,35 milioni, fondi che il progetto si è aggiudicato sul programma europeo Life.