Grandi Carnivori
giovedì 31 Ottobre, 2024
di Simone Casciano
Il Senato ha approvato una mozione che potrebbe segnare una svolta significativa nella gestione della popolazione dei lupi in Italia. Durante l’approvazione del Disegno di legge Montagna mercoledì sera in Senato, proposto dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, è stata accolta una mozione del senatore Meinhard Durnwalder della SVP, firmata anche dalla senatrice Julia Unterberger e sostenuta da Lega e Fratelli d’Italia, che prevede una possibile riduzione controllata della popolazione di lupi. All’articolo 12, intitolato «ecosistemi montani», è stato aggiunto un comma che stabilisce la definizione annuale, su base regionale o nelle province autonome, di un tasso massimo di abbattimenti per mantenere l’equilibrio della popolazione di lupi. Un decreto del Ministro dell’Ambiente, di concerto con il Ministro dell’Agricoltura e previa consultazione della Conferenza Stato-Regioni, stabilirà entro il 31 marzo di ogni anno il numero massimo di esemplari abbattibili, nel rispetto della Direttiva Habitat dell’Unione Europea.
Ma com’è possibile che si possa rimuovere i lupi per motivi di controllo dei numeri? La risposta si trova in Europa. La legge infatti è possibile in seguito alla recente decisione del Coreper (Comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati membri dell’UE) di abbassare lo status di protezione del lupo, passando da specie «particolarmente protetta» a «protetta». La proposta della Commissione Europea si basa sul successo della conservazione dei lupi negli ultimi decenni, con un aumento significativo della popolazione: oggi si stima che l’Unione Europea ospiti circa 20.300 lupi, di cui 3.300 in Italia.
«Negli ultimi due anni – spiegano i senatori della SVP Durnwalder e Unterberger – la Provincia di Bolzano ha speso circa 200.000 euro in indennizzi per danni causati dai lupi. La revisione dello status di protezione dei lupi a livello europeo ha aperto la strada a una modifica della normativa nazionale, rendendo le Regioni e le Province autonome più autonome nel gestire situazioni in cui la presenza di grandi carnivori rappresenti un rischio o una minaccia».
Questa normativa introduce una rivoluzione copernicana nella gestione della fauna e in particolare di questo grande carnivoro: finora infatti i prelievi erano possibili solo su esemplari problematici e quindi pericolosi per l’uomo o per gli allevamenti, con questo emendamento invece, ora si punta a un controllo annuale della popolazione di lupi.
Anche i senatori del Gruppo per le Autonomie, Luigi Spagnolli e Pietro Patton, hanno accolto favorevolmente il provvedimento, sottolineando: «L’approvazione dell’emendamento a firma Durnwalder rappresenta un passo avanti verso una gestione più snella ed efficace dei lupi, superando le difficoltà del passato. Dispiace che non siano state accettate altre proposte, come quella sugli spray urticanti per proteggersi dagli orsi o altre misure di tutela per gli ecosistemi montani».
La legge, tuttavia, non è ancora definitiva: il voto finale del Senato è atteso per oggi e, una volta approvata, passerà alla Camera per un’ulteriore discussione, prevista tra fine dicembre e inizio gennaio in concomitanza con il dibattito sul bilancio. Essendo sostenuta dai partiti di governo, Lega e Fratelli d’Italia, l’approvazione sembra probabile. Se il processo legislativo proseguirà senza ostacoli, la prima quota di abbattimenti potrebbe essere stabilita già per marzo-aprile.