La guida

giovedì 24 Ottobre, 2024

Abbonamenti online e rinnovi automatici, attenzione! Le brutte sorprese sono in agguato, ecco come evitarle

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La guida del Centro ricerca e tutale dei consumatori per evitare spese non volute

Abbonamenti che iniziano gratis e finiscono per costare molto di più, rinnovi automatici di servizi che non utilizziamo e che ci si dimentica di disdettare: queste sono solo alcune delle trappole in cui migliaia di consumatori cadono ogni anno. Dallo streaming ai software, passando per le riviste digitali e i servizi fitness online, scopri come proteggerti seguendo i consigli del Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia.

 

Sempre più consumatori si ritrovano bloccati in abbonamenti che continuano a rinnovarsi senza preavviso, spesso con costi superiori a quanto inizialmente previsto. La possibilità di prevedere un rinnovo automatico non è di per sé una clausola illegittima, anche se va accettata espressamente e specificamente (può bastare anche un click!) e quindi va fatta molta attenzione da parte degli utenti. I casi più comuni possono riguardare, ad esempio, servizi di streaming, dove il periodo di prova gratuito si trasforma in un abbonamento mensile a pagamento, abbonamenti a giornali e riviste digitali, dove le promozioni iniziali lasciano il posto a tariffe elevate al rinnovo, software in abbonamento, come programmi per computer o app per smartphone, oppure ancora corsi, piattaforme o altri servizi online.

 

Abbonamenti con rinnovo automatico: ecco gli esempi più comuni

 

  • Abbonamenti di prova: Spesso offerti gratuitamente o a basso costo per un periodo limitato, gli abbonamenti di prova possono diventare costosi se non vengono annullati in tempo. Un classico esempio sono i servizi di streaming che, una volta terminato il periodo di prova, iniziano a rinnovarsi automaticamente a prezzo pieno, senza preavviso .
  • Abbonamenti a lungo termine: Molti consumatori dimenticano di disdire abbonamenti annuali o pluriennali, trovandosi a pagare per servizi che non utilizzano più. In questi casi, il rinnovo automatico scatta se non si comunica per tempo la volontà di disdire.
  • Veri e propri abbonamenti trappola: può succedere a chi cerca in internet un modello per un curriculum, una poesia, un esempio di contratto, un estratto del registro delle imprese ecc. e incappa in offerte a pagamento, non riconoscibili come abbonamenti. Il download sembra costare pochi euro, ma solo mesi dopo ci si accorge che dalla propria carta sono state detratte mensilitá per un abbonamento inavvertitamente concluso.

 

Consigli pratici per evitare inutili spese rinnovi indesiderati

 

  • Leggi attentamente tutte le condizioni: Anche le clausole più nascoste possono contenere dettagli importanti su costi e scadenze, ma anche e soprattutto il riquadro che cliccate per concludere la registrazione, che potrebbe contenere la dicitura “abbonati a pagamento” oppure “attiva a pagamento” anziché “acquista”.
  • Segna sempre le date di scadenza: Utilizza un calendario o app per ricordare quando termina il periodo di prova o quando l’abbonamento è in scadenza.
  • Disdici subito: Se il servizio lo consente, annulla subito dopo l’attivazione del periodo di prova. Così eviti sorprese senza perdere l’accesso fino alla fine del periodo gratuito.
  • Verifica se puoi annullare in ogni momento: Alcuni abbonamenti ti permettono di disdire alla fine di ogni mese, ma non è sempre così. Controlla bene le condizioni.
  • Attenzione agli avvisi di rinnovo: Grazie al recente art. 65-bis del Codice del Consumo, i fornitori devono avvisarti almeno 30 giorni prima di un rinnovo automatico. Se non lo fanno, puoi recedere senza costi fino alla scadenza successiva.
  • Il Centro Europeo Consumatori Italia è qui per proteggere i tuoi diritti! Se hai problemi con abbonamenti o rinnovi automatici, contattaci. Offriamo assistenza gratuita per risolvere le controversie con fornitori esteri con sede nell’UE, Islanda, Norvegia e Regno Unito, e aiutarti a uscire dagli abbonamenti non desiderati.

 

Per problemi con acquisti online vi è inoltre la possibilità di aprire una procedura di conciliazione mediante l’organismo istituito dal Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU): Conciliareonline.it. Basta collegarsi al portale all’indirizzo www.conciliareonline.it per accedere alla procedura gratuita di risoluzione extragiudiziale delle controversie di consumo derivanti da vendite di beni e servizi online.