L'arresto
giovedì 6 Giugno, 2024
di Redazione
È stato il cellulare, secondo gli investigatori della squadra mobile della polizia di Trento, a tradire un uomo di 38 anni trentino ora in stato di fermo con l’accusa di di detenzione di materiale pedopornografico e di aver compiuto atti sessuali con minorenni: le sue due figlie di 9 e 5 anni. L’uomo è stato posto in stato di fermo dagli agenti di polizia nel pomeriggio di lunedì. All’accusato il cellulare era stato sequestrato nel corso di altre indagini e al suo interno gli investigatori hanno rinvenuto immagini che ritraggono l’uomo avere comportamenti abusanti nei confronti di due bambine. Le successive investigazioni e perquisizioni hanno permesso agli investigatori di stabilire che le foto erano state scattate nell’abitazione del 38enne e che le due vittime erano le sue figlie. L’uomo, che ha numerosi precedenti penali, era già stato arrestato un anno fa per reati contro la persona e il patrimonio e si trovava già agli arresti domiciliari. Il fermo è stato deciso considerata la gravità dei reati contestati, la personalità del soggetto e il rischio concreto che l’uomo potesse sottrarsi alle sue responsabilità dandosi alla fuga. A seguito dell’udienza per l’uomo è stata decisa la misura della custodia cautelare in carcere.
Il pronunciamento
di Redazione
Il Tribunale presieduto da Alessandra Farina ha evidenziato come «la legittimità del provvedimento esclude il presupposto dell’ingiustizia del danno che le associazioni ricorrenti deducono di aver subito».
Il reportage
di Patrizia Rapposelli
Dopo la chiusura della linea Trento-Borgo al via i bus sostitutivi. Marina: «Non capivo dove prendere l’autobus» Fatih, l’autista: «Il sistema ha retto e gli orari sono stati rispettati»