Alto Garda

sabato 24 Agosto, 2024

Ad Arco è già campagna elettorale. L’idea di Ottobre: «Vigili a Villa Elena»

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Il candidato civico vuole una rivoluzione urbanistica: spicca anche il recupero dell'ex Quisisana come Museo Caproni

Scatto in avanti di Mauro Ottobre che subito dopo la pausa ferragostana accelera sull’evoluzione politica in vista delle prossime elezioni comunali. Ben conscio dei movimenti sia in seno al centrodestra che al centrosinistra, Ottobre vuole ritagliarsi un posto da protagonista nel mondo civico centrista e, come di sua consuetudine, lo fa annunciando un programma di massima che rivoluzionerebbe la cittadina all’ombra del Castello, quantomeno nei suoi grandi volumi: un parco al posto dell’ex ospedale che verrà abbattuto con distribuzione delle cubature per risolvere l’emergenza casa, il comando e quindi il ritorno dei vigili urbani a Villa Elena, il museo Caproni all’ex Macello, il recupero dell’ex Quisisana come museo Segantini, l’utilizzo di Villa Garda, la realizzazione del parcheggio interrato all’ex tennis secondo il progetto Zucchelli e una corposa variazione al piano regolatore da realizzare nei primi sei mesi di governo. A sostenere la sua candidatura ci sono già le prime liste e i primi nomi che formano così la prima vera uscita allo scoperto del panorama politico pre elettorale.

C’è la lista Arco Dinamica con Fausto Mattei, Fabio Amistati, Veronica Mancabelli e Giulia Benatti. Poi Arco Giovani guidata da Matteo Forcinella, Forza Arco sotto l’egidia di Giaimo Santino e infine Oggi per Arco di Patrizia Soprano. Vicino a Ottobre ci sarebbe, anche l’ex di maggioranza Ugo Perini con la sua lista civica.

«Credo che si debbano fare le primarie anche nel mondo civico e io mi rendo disponibile per essere votato quale candidato sindaco del civismo – spiega Ottobre. Siamo già in molti e abbiamo le idee chiare. Vogliamo rivoluzionare Arco e cambiarla, dando una svegliata alol’intero sistema. Basta immobilismo. Per questo il nostro programma è ben definito e oltre a migliorare l’ordinaria amministrazione ci concentreremo sulla parte straordinaria. Penso – sottolinea – a ripristinare il decoro di questa città, penso all’edifico dell’ex ospedale, qeullo bianco per intenderci che va abbattuto e trasformato in un parco pubblico, ma utilizzando quelle volumetrie da far cadere in zone definite per case ad esclusivo uso residenziale. Vogliamo uscire dalla polizia intercomunale e portare i vigili di quartiere. Li collocheremo a Villa Elena, 20 unità al servizio di Arco. All’ex Macello c’è lo spazio per il Museo Caproni che ospiterebbe il lascito di Maria Fede Caproni, 900 metri lineari di materiale di Gianni Caproni. All’ex Quisisana portiamo il Museo Segantini grazie anche all’aiuto dei privati. E infine va fatto il parcheggio all’ex tennis. Lo si può fare senza abbattere una pianta, come redatto nel progetto Zucchelli che noi sposiamo. Amsa sarà rivoluzionata e sarà una realtà sviluppatrice di idee. La macchina amministrativa ha le risorse umane per lavorare bene, ma devono essere valorizzate, cosa che oggi non accade».