la reazione

mercoledì 4 Dicembre, 2024

Adalberto Mosaner, l’ex sindaco che disse no a Hager e Signoretti: «Finalmente la verità. Sono andato a comprarmi le sigarette…»

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L'esponente del Pd aveva ricevuto una richiesta di risarcimento milionaria: «Una brutta pagina per Riva»

L’ex sindaco di Riva del Garda Adalberto Mosaner apprende dal cronista della notizia della misura cautelare nei confronti dell’attuale sindaca Cristina Santi. Impreca, impossibile trascrivere qui quelle parole. Poi dice che deve capire meglio, e richiama nel pomeriggio, quando si scusa e racconta: «Sono sette anni che sono sotto processo per una richiesta di danni da Signoretti, per 11 milioni di euro per aver secondo lui danneggiato la sua attività di imprenditore sulla fascia lago». La storia è nota, Signoretti e Hager avevano messo le mani sull’area Cattoi su cui volevano attuare una speculazione di case e palazzi. Mosaner era contrario, voleva modificare il Piano urbanistico per fare di quell’area un parco e quella querela lo raggiunse quando il Consiglio comunale doveva deliberare: «Mi dovetti astenere, dichiararmi incompatibile proprio perché c’era una querela in ballo». Ancora in ballo, perché dopo due gradi di giudizio favorevoli, si attende la Cassazione.
Mosaner, al secondo mandato, corse per la rielezione ma vinse Cristina Santi anche grazie a delle giravolte di alcune forze che passarono dal centrosinistra al centrodestra. E Mosaner rimase fuori, fiaccato anche fisicamente dal contenzioso milionario con i due imprenditori. Smise anche di fumare per non ammalarsi ulteriormente: «Oggi però, dopo tanti anni, mi sono comperato un pacchetto di sigarette». Per festeggiare? «Macché festeggiare, per scaricare la tensione, che è tanta». Perché non festeggia Mosaner: «Questa, se tutto sarà confermato, sarà una delle pagine più brutte di questa città. Una cosa che mi fa soffrire». È però contento che alla fine, anche dalle carte dell’inchiesta, la sua amministrazione esca pulita.
Lui con Signoretti, Hager e Benko aveva avuto a che fare, e forse, come dice Fravezzi in un’intercettazione, gli avevano fatto venire gli incubi, ma intanto in tribunale li ha battuti: due volte. In primo grado e in appello. Sì perché lì si era dovuto difendere Adalberto Mosaner, per due mandati sindaco di Riva del Garda, in merito alle vicissitudine sull’area ex Cattoi e che avevano visto contrapposta all’ex sindaco la società VR101214 S.r.l. di Heinz Peter Hager e Paolo Signoretti, i due soci che si trovano a capo della cordata di imprese Winco Energreen S.p.a e Consolida S.r.l. Il primo cittadino era stato accusato dai due di aver ostacolato con ogni mezzo personale sia l’acquisizione dell’area da parte della suddetta società sia i successivi lavori di progettazione fino a far scadere il piano urbanistico della fascia lago che insisteva sulle aree acquistate dai privati. La Corte d’Appello di Trento ha rigettato l’appello e confermato la sentenza obbligando la società al pagamento delle spese processuali ed evidenziando alcune motivazioni di non poco conto, tra le quali spicca come «dello strumento processuale VR101214 S.r.l. ha quindi evidentemente abusato; anche su tale punto la sentenza impugnata merita conferma. Al rigetto dell’appello segue la condanna dell’appellante a rimborsare a Mosaner Adalberto, al Comune e a Itas le spese del grado».
Mosaner fuma la sua sigaretta: «Una brutta pagina per la città, davvero. Ma da quel che capisco siamo solo all’inizio, perché c’è molto altro. E anch’io avrei tanto da aggiungere». Probabilmente l’ex sindaco sarà chiamato a testimoniare, a dare anche al sua versione: «Avrei tanto da dire», ripete sospirando una boccata che toglie un altro po’ della tensione accumulata in questi anni.