il lutto

giovedì 23 Gennaio, 2025

Addio a Lino Santorum, storico ristoratore di Arco. Aveva 91 anni

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Alla Trattoria Belvedere di Varignano ha promosso la «carne salada e fasoi» a piatto della tradizione

Se ne è andato serenamente a 91 anni Lino Santorum uno dei volti della ristorazione locale che ha saputo traghettare le tradizioni, i valori familiari, il duro lavoro nei campi, nei piatti che la Trattoria Belvedere ha sempre saputo servire fin dal 1890 quando questa iconica realtà arcense del Romarzollo ha aperto i battenti. Un uomo, insignito nel 1999 dell’onorificenza a Cavaliere della Repubblica, che si è speso per il proprio lavoro e per soddisfare le necessità dei suoi affetti più cari. La notizia della sua morte ha scosso gli animi cittadini a partire dal sindaco di Arco Alessandro Betta: «Lino è stato il simbolo di un passato fatto di lavoro nelle campagne e radica la sua figura nelle tradizioni più autentiche. Chi entrava al Belvedere nel suo volto riconosceva quello della famiglia che trova fondamento in un pezzo di storia arcense dalle tradizioni rurali». È proprio al Belvedere, infatti e con la gestione di Lino e di sua moglie che l’imprinting della tradizionale carne salada e fasoi si espande diventando un iconico piatto altogardesano. Nel suo ristorante fin dagli anni ‘80 i tavoli sono stati testimoni di illustri personaggi della politica provinciale, delle istituzioni locali, finanche delle celebrità del calcio, come l’amico di famiglia Andrea Pirlo. Lo ha ricordato anche Mauro Ottobre: «Lino è stato una figura storica nel mondo della ristorazione e della specialità della nostra carne salada conosciuta a livello nazionale. Quando ci lasciano persone come Lino è giusto ricordarle perché hanno vissuto in un epoca dove sono stati chiamati a costruire una comunità devastata dalla guerra, vivendo sulle proprie spalle i drammi di allora lavorando faticosamente nei campi senza le comodità di oggi».
Santorum e la moglie hanno mantenuto quell’energia della prima era in quel finire ‘800 quando la zia e la suocera della moglie di Santorum (Edvige e Bruna) aprirono il Belvedere. Da oltre un secolo il Belvedere ha raccolto le storie degli avventori di mezzo mondo. Dagli anni ’80 la gestione è passata dalla mamma di Lino, Bruna, al figlio e a sua moglie mentre oggi, è nelle mani dei figli Maurizio e Giuseppe. «Papà – racconta il figlio Giuseppe (Beppe) – ha avuto una vita piena racchiusa nel lavoro e nella sua famiglia, nei campi e nel Belvedere che insieme a mamma ha condotto per decenni. Papà era legatissimo al ristorante e anche nell’ultimo periodo voleva passare il suo tempo lì. Con lui vi abbiamo festeggiato i 90 anni ed è stata una festa speciale. Il suo senso di famiglia e di dedizione è stato un esempio. Lui era fiero di noi e ultimamente anche dei suoi nipoti». Recentemente infatti i figli di Beppe, Luca e Matteo hanno raggiunto traguardi che il nonno Lino aveva seguito con estrema felicità: il primo (il T del 5 gennaio) ha ottenuto un ottimo risultato nei mille metri in Texas dove fa l’atleta professionista, mentre il secondo, attore, a gennaio era in onda su Rai 1 nella serie televisiva «Libera». «Sono stati due momenti di assoluta felicità per lui – continua commosso il figlio Giuseppe -, era felice di aver assistito a questi traguardi. È sempre stato orgoglioso della sua famiglia e di tutti i suoi nipoti». Santorum, uomo solare e gran lavoratore aveva la capacità di farsi voler bene e di saper accogliere, insieme alla moglie ogni cliente, sia esso un’istituzione importante o un amico di lunga data. Il fine lavoro svolto in questi anni da Santorum e dall’inseparabile moglie ha permesso alla trattoria di essere riferimento per l’Accademia della Cucina e ha portato la trattoria a raggiungere lo status di Bottega Storica. L’assegnazione concessa dall’amministrazione comunale nel 2012 ancora al tempo dell’assessore al commercio Roberto Bresciani. La cerimonia funebre avrà luogo domani alle 14 alla chiesa di Varignano. «Siamo molto addolorati per aver perso nostro padre – ha concluso il figlio Giuseppe – ma siamo consapevoli che ha vissuto una vita piena per oltre 60 anni al fianco di nostra madre che è ancora oggi una donna forte. Ci mancherà molto».