cinema italiano
lunedì 1 Luglio, 2024
di Redazione
Un’icona di stile, fascino e intelligenza lascia il palcoscenico della vita a 67 anni. Il mondo dello spettacolo, dal cinema al teatro, alla televisione dove ha mosso i suoi primi passi agli inizi degli anni ’70, piange la scomparsa a 67 anni di Maria Rosaria Omaggio, attrice e scrittrice che pochi mesi fa aveva raccontato in Rai il suo mezzo secolo di carriera che l’ha vista protagonista in una trentina di film, cinquanta pièce teatrali e circa venti fiction televisive. Artista romana di origine napoletana, eclettica al punto da cambiare spesso percorso, stile e generi interpretativi, iniziò la sua attività giovanissima, diventando subito popolare per la partecipazione a Canzonissima del 1973-1974, condotta da Pippo Baudo per poi passare al cinema ed al teatro. Posò sulle copertine di Playboy e Playmen diventando subito un sex symbol ed entrando nell’immaginario collettivo degli italiani, negli anni in cui fece il suo debutto sul grande schermo con ‘Roma a mano armata’ e ‘Squadra antiscippo’, al fianco di Maurizio Merli e Tomas Milian. Tra i film interpretati ‘La lozana andalusa’ di Vicente Escrivá, ‘Culo e camicia’ di Pasquale Festa Campanile, ‘Era una notte buia e tempestosa’ di Alessandro Benvenuti, ‘Un paradiso di bugie’ di Stefania Casini e ‘To Rome with Love’ di Woody Allen. Per il film ‘Walesa-L’uomo della speranza’ di Andrzej Wajda, presentato alla 70ª Mostra del cinema di Venezia, ha interpretato il ruolo di Oriana Fallaci, che intervistò il leader di Solidarnosc nel 1981.
Scrittrice, goodwill ambassador per l’infanzia delle Nazioni Unite, istruttrice di taiji quan, arte marziale cinese, è stata un volto popolare anche della televisione con una serie di sceneggiati tra cui ‘Edera’, ‘Passioni’, ‘Caro maestro 2’, ‘Donne di mafia’, ‘La squadra’ e ‘Don Matteo 5’. Girò a Madrid la fiction La sonata del silencio, tratta dal bestseller di Paloma Sanchez-Garnica, nel ruolo di Roberta Moretti.
Ma è in teatro che Maria Rosario Omaggio ha trovato se stessa e il modo di eccellere nell’interpretazione, da ‘La schiava d’oriente’ di Carlo Goldoni a ‘La santa sulla scopa’, scritta e diretta da Luigi Magni per poi vestire i panni di Eleonora Duse in ‘Sensi dannunziani’. Ideatrice de ‘Il teatro per l’Unicef’ ha firmato la regia di “Il balcone di Golda” di William Gibson con Paola Gassman nel ruolo di Golda Meir e la musica di Luis Bacalov. Oltre al palscoscenico Maria Rosaria Omaggio si è dedicata alla scrittura collaborando come autrice con numerose riviste. “Mi piace ricordarla nelle vesti di Oriana Fallaci, personaggio che amava molto, e di Cristina di Svezia. a vita è un palcoscenico di cui tu sei stata regina – è il ricordo del presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone (Fdi). – Ora sei salita sulla tua carrozza verso altri palcoscenici e altri personaggi. Buon viaggio Maria Rosaria”.
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