Il ricordo

sabato 19 Agosto, 2023

Addio a Salvaterra, Barmasse: «Eccelleva su qualsiasi terreno»

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Il noto alpinista si stringe attorno al lutto di amici e familiari

Sono ore di cordoglio e di raccoglimento, di riflessioni e ricordi di Ermanno Salvaterra, uno dei più grandi alpinisti del nostro tempo, che ieri ha perso la vita sulle sue Dolomiti di Brenta all’età di 68 anni. A tradirlo, secondo la ricostruzione dei carabinieri di Madonna di Campiglio, sarebbe stato un friend, un dispositivo di sicurezza. L’appiglio si sarebbe staccato e l’alpinista, di 68 anni, è precipitato per una ventina di metri sbattendo la testa contro la parete. Sono stati inutili i tentativi di soccorso.

A ricordarlo sui social anche l’apinista Hervé Barmasse: «Ermanno era a ragion veduta il più forte alpinista in circolazione in Patagonia. Per decenni il grande protagonista del sud America. Su questo non c’è dubbio. Eccelleva su qualsiasi terreno, affrontava le tempeste più dirompenti, si adattava a qualsiasi situazione e non si dava mai per vinto. Lo ha dimostrato sempre, dalla prima salita invernale al Torre a “Infinito sud”, la nuova via sulla Est, El Arca de los Vientos e lo continuava a dimostrare anche negli gli ultimi anni all’inseguimento di quel sogno sulla Torre Egger».
Barmasse scrive ancora: «Invidio chi ha potuto legarsi con questo maestro del verticale. Grande dolomitista, grande rocciatore e apritore di itinerari. Quanta esperienza in una sola persona. A me rimangono solo le sue parole, mai dette a caso, spese con una birra in mano, il suo sguardo serio e dolce, riflessivo e acuto e la sua voce. Una sorta tra richiamo all’ordine, riflessione e scherzo. E poi quei messaggi, e quell’idea, quella via… Insomma, Ermanno, da una parte ogni volta che ti incrociavo sentivo di essere al cospetto di uno dei più grandi alpinisti di sempre e dall’altra, di una persona alla quale potresti porre fiducia in modo incondizionato».