Il ricordo

giovedì 27 Giugno, 2024

Addio ad Alessandro Fonsatti. Gli edicolanti: «Era un gran lavoratore, gentile e disponibile con tutti»

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Fonsatti è morto martedì sera a bordo del suo scooter, in via Sanseverino

La serranda del tabacchino in viale degli Olmi a Trento ieri mattina è rimasta abbassata. Tutto il quartiere e la famiglia di Alessandro Fonsatti sono in lutto per la sua scomparsa. «Un uomo onesto», così viene descritto il tabaccaio da chi lo ha conosciuto. Fonsatti è morto martedì sera (26 giugno ndr) a bordo del suo scooter, in via Sanseverino, vittima di un incidente causato da un malore. «Ci conoscevamo da tanti anni -racconta Aurora Maestri, proprietaria di un tabacchino in viale Verona, proprio vicino a quello di Fonsatti- Abbiamo passato tante serate al bar insieme a bere qualcosa. Siamo sempre stati in buoni rapporti, con lui era facile andare d’accordo. Era proprio una cara persona». Una uomo cortese, educato, che con i colleghi edicolanti manteneva buoni rapporti di lavoro, ma anche di amicizia. «Questa mattina quando sono arrivati i giornali e ho visto che era lui la persona morta in via Sanseverino sono rimasta sorpresa -continua Maestri- Un malore, proprio non me lo aspettato. Era in salute, mangiava bene aveva smesso di fumare, lo definirei un salutista». Fonsatti è morto in sella alla sua moto, all’altezza del supermercato Conad nella zona del quartiere Albere. Stava procedendo in direzione nord verso il centro cittadino, quando ha perso il controllo della motocicletta colto da un malore, in un tratto di strada a senso unico alternato, regolato da un semaforo per via di alcuni lavori in corso nelle vicinanze. L’uomo ha fatto tutto da solo. Non sono stati coinvolti altri veicoli. Ad assistere alla scena c’erano due automobilisti fermi al semaforo del cantiere, che hanno visto il tabaccaio accasciarsi a terra. Sul posto l’altra sera si sono portati subito i soccorsi, ma i tentativi di rianimarlo sono stati vani. Fonsatti era molto conosciuto e apprezzato nella zona per il suo lavoro, che svolgeva con passione fin da quando era una ragazzo, prima con il padre e poi con l’ex moglie Tamara, sempre con lui dietro il bancone, con la quale aveva ancora un ottimo rapporto. «La morte di Alessandro è inspiegabile, senza senso -si sfoga sconsolato Thomas Grott, del tabacchino Grott- Erano anni che ci conoscevamo. Ci sono poche cose da dire su di lui perché era proprio gentile, cordiale. Da quando aveva rilevato l’attività dal padre non si era fermato un giorno, era proprio un gran lavoratore». Il tabacchino in viale degli Olmi rimarrà chiuso per lutto fino al 7 di luglio, è troppo il dolore per tornare subito a lavorare. «Questa mattina ho visto la moglie, le ho fatto le condoglianze. Lei era molto triste, è passata solo per appendere il cartello -continua Grott- Mi è dispiaciuto molto. Noi, i suoi colleghi tabaccai, siamo tutti addolorati». Poco più in là da Viale Verona, in via Gocciadoro, anche Massimo Lisimberti, della ricevitoria e edicola Lisimberti, piange la scomparsa di Fonsatti: «Era un collega. Avevo anche io, come tutti del resto, un ottimo rapporto con lui. Ci vedevamo ogni tanto la mattina quando andava a aprire il negozio in bicicletta o con la sua moto. Disponibile, cordiale, svolgeva un ottimo lavoro anche come presidio. Noi tabaccai siamo un po’ come un servizio sociale per la comunità. Lui non era da meno». Un lavoratore molto professionale, attento ma soprattutto un’ottima persona «sempre disponibile e con una bella parola per tutti». Una grande perdita per la città di Trento, che dalla sua scomparsa perde un cittadino sempre al servizio della comunità. Alessandro Fonsatti lascia nel dolore una figlia di appena vent’anni, Bianca, e l’ex moglie Tamara.