il caso

venerdì 3 Gennaio, 2025

Agganciata dalla teleferica, cadde nel vuoto: chiuse le indagini sulla morte di Margherita Lega. «L’impianto era fuori norma»

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Tre gli indagati, tra cui il titolare della concessione (scaduta nel 2023). A loro carico si ipotizza il reato di omicidio colposo in concorso

La Procura di Verbania ha chiuso le indagini sull’incidente avvenuto il 4 luglio scorso a Calasca Castiglione, nel Verbano-Cusio-Ossola, che è costato la vita a Margherita Lega, 41 anni. La donna è stata agganciata dalla teleferica mentre caricava i bagagli ed è precipitata nel vuoto. Era diretta con la famiglia in una baita a 940 metri di quota, nell’Alpe Drocala.

Tre gli indagati: il titolare della concessione dell’impianto a fune, il presidente dell’associazione che gestisce l’ecovillaggio meta della famiglia Lega e il manovratore della teleferica. A loro carico, il Pubblico Ministero Nicola Mezzina ipotizza il reato di omicidio colposo in concorso.

Impianto Non Regolamentare: Era Autorizzato per Trasportare Legna

L’indagine ha rivelato che la teleferica, autorizzata originariamente per il trasporto di legna e materiali boschivi, operava con una concessione scaduta da oltre sei mesi. L’ultima autorizzazione risaliva al 27 dicembre 2023. Nonostante la destinazione d’uso fosse chiaramente limitata al trasporto di materiali, l’impianto veniva utilizzato per il trasporto di persone e bagagli senza adeguate misure di sicurezza.