Il caso

martedì 29 Ottobre, 2024

Aggressione in psichiatria a Borgo, la Cisl: «C’era un vigilante, ma non è più in servizio e non è mai stato sostituito»

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L'equipe sanitaria aggredita a Borgo, ora il sindacato chiede un tavolo con l'assessore Tonina

«Massima solidarietà agli operatori sanitari ma non possiamo nascondere la grande preoccupazione per l’ennesima violenza”. Le parole di Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp, con la delegazione del comparto Sandro Pilotti, Alfio Traverso, Walter Dalvai. «Non è accettabile che i professionisti si trovino ogni giorno a rischiare in prima persona nell’assolvere ai propri compiti».

La Cisl Fp chiede interventi alla Provincia e all’Apss: «L’assessore Tonina convochi un tavolo perchè non si può più aspettare. L’Azienda deve investire in sicurezza e deve garantire la tranquillità sul posto di lavoro. All’ospedale Santa Chiara c’è stato per qualche giorno un vigilante ma ci riferiscono che non è già più in servizio. Quali sono le decisioni? C’è una pianificazione? Da mesi sentiamo di soluzioni ma poco è stato fatto concretamente. La prevenzione è decisiva».

Aggressioni che capitano sempre più spesso.

«Abbiamo denunciato più volte agli organi competenti la situazione. Anche sulla stampa abbiamo evidenziato i tanti problemi. E le risposte evasive, che non ci sono soldi, sono gravi. Affianchiamo le lavoratrici e i lavoratori in questi epidosi gravissimi. Questo episodio alla Spdc ci porta a evidenziare l’ennesima violazione agli organi e l’immobilismo aziendale: si devono prendere provvedimenti e organizzare un presidio».

Il sindacato evidenzia la tensione che si respira nel settore. «La sanità va tutelata lo abbiamo denunciato più volte tanto a livello di servizio quanto dei professionisti e degli operatori che operano per la comunità. Non mancano, purtroppo, aggressioni verbali e, peggio ancora fisiche. Violenze che sono intollerabili e l’azienda deve uscire dall’immobilismo».

Il sindacato di via Degasperi ribadisce che non solo la sicurezza personale ma anche di pazienti e dei familiari è fondamentale.

«La carenza cronica di personale si traduce i turni massacranti- aggiunge Pallanch con Pilotti, Dalvai e Traverso – questo si unisce alla presa in carico di sempre più pazienti con bisogni più complessi. Si deve investire nel benessere organizzativo e nella sicurezza dei presidi ospedalieri».

Episodi che avvengono anche nelle Rsa e nelle Apsp.

«I pronto soccorso, sono spesso i luoghi dove accadono episodi di questa gravità contestualmente ai servizi psichiatrici e quelli per tossicodipendenze. La violenza all’interno delle strutture sanitarie non è solo fisica ma sempre più spesso anche verbale con ingiurie e minacce non sempre segnalate dal personale sanitario. Evidenziamo però che le segnalazioni arrivano da tutti i comparti».

La Cisl chiede una campagna di sensibilizzazione e di investire nel settore sanitario a cominciare dal blocco delle esternalizzazioni e sulla valorizzazione dei professionisiti.

«Il servizio sanitario va tutelato a tutti i livelli perchè le ricadute sono direttamente sul cittadino», concludono Pallanch, Pilotti, Dalvai e Traverso.