L'evento
lunedì 9 Ottobre, 2023
di Redazione
Il filosofo Timothy Morton – tra i maggiori protagonisti del dibattito contemporaneo sul rapporto umanità-natura – terrà una lectio magistralis al MUSE-Museo delle scienze di Trento, venerdì 13 ottobre 2023 alle 18, dal titolo «Come ci si sente ad essere un essere vivente? Chiedilo alla religione». Nel corso del suo intervento, per la prima volta in Italia, presenterà il suo nuovo libro «Hell» (inferno) e la nuova direzione visionaria e spirituale del suo pensiero ecologico.
La conferenza, inedita nei contenuti, si svolgerà con la partecipazione di Timothy Morton, britannico basato in America, in collegamento video da Houston. Nel 2020, infatti, ha pubblicamente dichiarato di aver rinunciato a volare, per dare un chiaro e concreto messaggio di cura verso il Pianeta. Nella lectio magistralis al MUSE, Morton anticiperà contenuti e pensieri del suo prossimo libro «Hell: In Search of a Christian Ecology», la cui uscita è programmata per il «Giorno della terra 2024», il 22 aprile, per Columbia University Press (NYC).
«Il mio nuovo libro – rivela Morton – offre sorprendenti conclusioni sul rapporto tra religione e scienza». Sviluppando il suo pensiero ecologico in questa inaspettata e visionaria direzione, l’autore invita a un cambio di prospettiva che non tralasci la dimensione spirituale: «Per sfuggire all’Inferno del riscaldamento globale, dice, è necessario un radicale e mistico matrimonio tra cristianesimo e biologia, che risvegli un futuro oltre la selvaggia ferocia del maschio bianco». Morton ancora una volta coglie di sorpresa e si conferma tra i più innovativi pensatori del momento attuale.
Dopo la lezione, si confrontano e dialogano con il filosofo, l’artista Stefano Cagol, il filosofo della Fondazione Bruno Kessler Paolo Costa e il sostituto direttore dell’Ufficio Ricerca e Collezioni MUSE Massimo Bernardi.
«Le conclusioni degli studi scientifici sulla crisi ecosistemica in corso – riflette Massimo Bernardi – ci pongono da decenni di fronte a un quadro nitido e drammatico: la causa primaria delle profonde trasformazioni di cui ci sentiamo vittime siamo in realtà noi stessi. Di qui la necessità di una riflessione che, pur basandosi sulla scienza, vada oltre i dati, per comprendere come l’umanità possa non solo farsi carico delle proprie responsabilità ma anche immaginare un nuovo senso dello stare al mondo. Nell’ambito delle riflessioni che il MUSE propone nella propria programmazione, l’intervento di Morton aspira a fornire una visione laterale che di certo stimolerà ulteriori dibattiti contribuendo al grande sforzo di immaginare, per poi attuare, futuri desiderabili».
L’intervento di Morton è parte del progetto artistico We Are the Flood, all’interno del programma di ricerca Antropocene del MUSE (NXT), la piattaforma creativa su crisi climatica e interazioni antropoceniche ideata e curata per il MUSE da Stefano Cagol e sviluppata attraverso esposizioni, performance, masterclass, artisti in residenza e conferenze. «L’evento con Timothy Morton avviene all’intersezione di tre decennali – spiega Stefano Cagol – I dieci anni dalla pubblicazione di “Hyperobjects: Philosophy and Ecology after the End of the World” (Minnesota, 2013), libro culto di Morton, i dieci anni dall’apertura del MUSE e i dieci anni dall’installazione del grande monolite di ghiaccio alpino alla Biennale di Venezia, lasciato fondere sotto gli occhi dei passanti per richiamare l’attenzione sul riscaldamento globale e la drammatica sparizione dei ghiacci».
L’incontro si colloca all’interno del programma di Trento Scienza Grandi Eventi, il ciclo di appuntamenti che porta al MUSE figure di spicco nel panorama scientifico italiano e internazionale. L’ingresso sarà gratuito, su prenotazione. Al contempo, sarà possibile seguire l’incontro anche in streaming video sul profilo Facebook del MUSE (in lingua italiana) e Youtube (in lingua inglese).
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